
(AGENPARL) – ven 23 settembre 2022 La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia organizza tre seminari a Roma, Torino e Bari, per spiegare le caratteristiche dell’esame R.E.M.S. messo a punto dall’azienda biomedica italiana Echolight, spin-off del CNR di Lecce, e già inserito come best practice nelle [Linee Guida Ministeriali sulla Diagnosi, Stratificazione del Rischio e Continuità Assistenziale delle Fratture da Fragilità](https://siot.it/approvate-linee-guida-fratture-da-fragilita/).
REMS è l’acronimo di Radiofrequency Ecographic Multi Spectrometry, tecnologia basata su ultrasuoni e senza radiazioni, che consente la diagnosi precoce e non invasiva dell’Osteoporosi.
Si tratta di una malattia subdola perché asintomatica e quindi di difficile diagnosi. In Italia colpisce una donna oltre i 50 anni su tre e un uomo oltre i 60 anni su otto, rappresentando un grave problema di salute pubblica, con costi sanitari e sociali elevati. Si stima che ogni anno al mondo, le fratture derivanti da Osteoporosi siano pari a 9 milioni.
Vista l’innovazione tecnologica “made in Italy”, la SIOT ha deciso di organizzare [tre workshop gratuiti su REMS ai quali possono iscriversi](https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeaHQ14a_7IRHd_roNDhhNDrnE3eCjoR77jnLMwDOUxzqUhog/viewform) i suoi soci ma anche altri specialisti di altre branche.
Il primo si svolgerà il 7 ottobre a Roma presso il Policlinico Universitario Tor Vergata e sarà tenuto dal Prof. Umberto Tarantino; il secondo è in programma il 10 ottobre a Torino presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza, con il Prof. Alessandro Massè e l’ultimo si svolgerà il 4 novembre a Bari presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico con il Prof. Biagio Moretti.
Tutti i seminari avranno inizio alle 14 e si concluderanno alle 18 e vedranno l’intervento introduttivo del prof. Paolo Tranquilli Leali, presidente SIOT, il quale ha voluto inserire i tre workshop all’interno del progetto “Primum non tacere” nato per migliorare il rapporto tra medici e pazienti, messo a dura prova durante il periodo della pandemia per la diffusione del Covid-19.
Un riconoscimento importante per REMS che si aggiunge alla realizzazione di uno studio indipendente di Health Technology Assessment (HTA) effettuato dalla SDA Bocconi, nel quale è emerso che l’impiego di REMS rispetto alla tradizionale densitometria ossea “garantirebbe significativi risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale”. L’analisi dei costi ha riguardato sia quelli correnti per ciascuna prestazione diagnostica, sia quelli una tantum legati all’acquisto del device e alla formazione del personale sanitario.
La tecnologia REMS, infine, ha ricevuto dall’Associazione Italiana Ingegneri clinici (AICC) il premio come “Migliore lavoro” nella categoria “Applicazione innovative di bioingegneria” per “Prevenzione e diagnosi precoce delle fratture da fragilità”. Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito del congresso AICC che si è svolto a Riccione, sulla base delle valutazioni della giuria guidata da Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe.