
(AGENPARL) – gio 22 settembre 2022 Comunicato stampa
Jesi (AN) 22 settembre 2022
Crediti immagine allegata: Foto di Marco Pozzi
SOCIAL OPERA 2022, emozioni sul palco del Teatro Pergolesi di Jesi con gli attori di OPERAH e gli studenti di BANCO DI SCENA. Un progetto di integrazione premiato con il “Premio nazionale Inclusione 3.0” e diventato caso-studio di una ricerca dell’Università di Macerata.
Grandi emozioni, ieri sera – mercoledì 21 settembre – al Teatro Pergolesi di Jesi, per la Social Opera “E lucevan le stelle” ispirata alla “Tosca” di Giacomo Puccini, ed andata in scena nell’ambito del XXII Festival pergolesi Spontini. In palcoscenico, erano gli attori della compagnia OperaH – un gruppo di giovani adulti con disabilità, che da 11 anni lavorano con la Fondazione Pergolesi Spontini ad un progetto di integrazione e benessere in rete con le istituzioni socio sanitarie della città. Dietro le quinte, ma anche nello stesso palcoscenico, c’erano gli studenti di tre scuole di Jesi (IIS Galilei, Liceo artistico Mannucci, IIS Marconi-Pieralisi) che hanno realizzato scene, luci, costumi dello spettacolo e contribuito alla pedagogia teatrale, sotto la guida delle maestranze tecniche del Teatro e degli operatori ed educatori coinvolti nei due progetti di Social Opera 2022: “Banco di scena”, ed “OperaH”. Regia di Simone Guerro e Arianna Baldini, danza movimento terapia a cura di Sara Lippi, assistente Beatrice Guerri, al pianoforte Georgia Amadio.
Una esperienza di vera integrazione, grazie al quale attori e studenti hanno costruito amicizie e sperimentato che, a teatro, tutti gli spettacoli nascono dall’apporto di tante e diverse abilità.
A seguire lo spettacolo, ieri sera, c’era anche la Prof.ssa Francesca Salis, docente di pedagogia delle disabilità all’Università di Macerata. Dopo che il progetto “OperaH” ha vinto nel 2022 il “Premio Nazionale Inclusione 3.0”, la Prof. Salis ha deciso di osservarlo come caso-studio nell’ambito della sua ricerca sul rapporto tra arte e inclusione. Oggi, su Facebook, ha pubblicato le sue impressioni. Eccole.
“Accogliere la diversità – scrive la docente universitaria – può essere occasione di crescita collettiva. Superando visioni pietistiche antistoriche, la bellezza, la comunicazione, la musica, la magia che solo il teatro sa regalare, possiamo addentrarci in dimensioni dove è l’arte a contare, non le differenze che diventano valore aggiunto. La Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi lavora sull’inclusione da oltre dieci anni, con l’obiettivo di coniugare l’arte e la musica all’inclusione. È stato costruito un percorso che coinvolge professionisti e istituzioni ma soprattutto mette al centro loro, giovani adulti con disabilità che interagiscono con gli studenti, i professionisti educativi e sanitari, gli operatori teatrali dando vita a una sinergia piena di forza e potenza espressiva e comunicativa. Lo spettacolo messo in scena è bellezza potente, ognuno interpreta il suo ruolo con le sue fantastiche possibilità: la goffaggine diventa poesia, la rigidità confine e apertura. Anche senza verbalizzare i corpi parlano, magnificamente esaltati dal ritmo, le luci che disegnano una realtà che si fa simbolo. Il gesto, stereotipato nella quotidianità si offre come arte pura. Le scene e le luci, magnifiche, esaltano i messaggi di chiaroscuro, colore, forma e luce, ritagliando sagome dove il corpo è centrale nella sua essenza. E non manca il messaggio valoriale: l’orrore per la guerra che esalta il peggio del singolo e del gruppo, la tenerezza del gioco che è linguaggio di pace, per i bambini ma non solo. La scena si apre con un gioco semplice e antico ma sempre attuale. Un gioco che ha necessità di armonia e pace per poter essere giocato. Ne fa doloroso contrappunto il ritmo della marcia militare, la distruzione fine a sé stessa, la divisa che significa oppressione. E c’è spazio per l’amore, che Tosca e Mario rappresentano nella sua immortale eternità, dolci baci e languide carezze ma anche gelosia sospetto diffidenza. E morte che cancella vissi d’arte e d’amore. In tutto questo quanto conta se l’attore ha una forma di autismo o un deficit cognitivo? Non è al centro l’aspetto somatico e l’andatura un po’ sbilenca della sindrome di Down. Al centro c’è la persona con la sua infinita potenzialità e il suo valore a prescindere da ogni etichetta. Il progetto Operah di Jesi è stato insignito nel 2022 del premio, meritatissimo, inclusione 3.0 dell’Università di Macerata. Sarà mio impegno professionale, insieme al mio team ( dott.sse Punzo e Riccioni ) di analizzarne scientificamente le prassi”.
Il progetto “OperaH” è realizzato dalla Fondazione Pergolesi con il contributo di A.S.P. – Ambito 9 – Comune di Jesi, in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche, Teatro Giovani Teatro Pirata, Nuovo Spazio Studio Danza.
Il progetto PCTO (ex alternanza scuola lavoro) della Fondazione Pergolesi Spontini e delle scuole superiori della città di Jesi, chiamato “Banco Di Scena”, ha coinvolto quest’anno gli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci”, dell’IIS Marconi-Pieralisi e del I.I.S. “Galileo Galilei” di Jesi.
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Per approfondire
Quando l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità nasce una Social Opera!
Mercoledì 21 settembre ore 21, al Teatro Pergolesi di Jesi, teatro-danza e inclusione sono i protagonisti dello spettacolo di Social Opera ispirato all’opera “Tosca” di Puccini, che vede in scena la compagnia OperaH, un gruppo di persone con disabilità fisica/intellettiva e, dietro le quinte, gli studenti delle scuole cittadine.
SOCIAL OPERA con OperaH (XI edizione) e “Banco di Scena” (IX edizione) è un progetto pluriennale che nella città di Jesi mette in rete servizi sociali, scuole e enti culturali del territorio per costruire insieme percorsi di inclusione e benessere attraverso la danza, la musica, il teatro, l’educazione al melodramma e l’esperienza del palcoscenico. Il progetto coinvolge persone con disabilità fisica/intellettiva, studenti, educatori, operatori culturali, teatrali e socio-sanitari del territorio.
Nell’ambito del XXII Festival Pergolesi Spontini e delle attività di welfare culturale della Fondazione Pergolesi Spontini, il 21 settembre al Teatro Pergolesi di jesi andrà in scena lo spettacolo di “Social Opera” dal titolo “E lucevan le stelle” ispirato all’opera Tosca di Puccini, con la regia di Simone Guerro e Arianna Baldini, danza movimento terapia a cura di Sara Lippi, assistente Beatrice Guerri, al pianoforte Georgia Amadio.
In scena è la Compagnia “Operah”, un gruppo di adulti con disabilità, coinvolti da molti anni in un progetto di inclusione e benessere che comprende un laboratorio di teatralità e di danza-musico terapia. Dopo mesi di laboratorio, la compagnia di attori non professionisti mostra il proprio lavoro al Teatro Pergolesi, in occasione appunto del Festival. Il progetto ha vinto nel 2022 il “Premio Nazionale Inclusione 3.0”.
Il progetto “OperaH” è realizzato con il contributo di A.S.P. – Ambito 9 – Comune di Jesi, in collaborazione con UMEA Unità Multidisciplinare Età Adulta ASUR MARCHE AV2- JESI, COOSS Marche, Teatro Giovani Teatro Pirata, Nuovo Spazio Studio Danza.
Nello spettacolo confluisce anche il progetto PCTO (ex alternanza scuola lavoro) della Fondazione Pergolesi Spontini e delle scuole superiori della città di Jesi, chiamato “Banco Di Scena”: gli studenti sono chiamati a conoscere e sperimentare i mestieri del teatro con l’aiuto delle maestranze tecniche e negli spazi del Teatro (Sartoria, laboratorio scenografico, palcoscenico, etc) e sono loro stessi poi, al termine del percorso, a costruire ogni anno le scene, i costumi, il disegno luci, i percorsi di pedagogia teatrale dello spettacolo di Social Opera. L’esperienza permette loro di lavorare fianco a fianco con gli attori della compagnia OperaH, e di sperimentare che tutti gli spettacoli nascono dall’apporto di tante e diverse abilità. Per il 2022, scene, costumi, luci e pedagogia teatrale realizzati dagli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci”, dell’IIS Marconi-Pieralisi e del I.I.S. “Galileo Galilei” di Jesi.
XXII Festival Pergolesi Spontini
Mercoledì 21 Settembre 2022, ore 21:00
Teatro Pergolesi di Jesi
E LUCEVAN LE STELLE
SOCIAL OPERA
regia Simone Guerro e Arianna Baldini
danza movimento terapia Sara Lippi
assistente Beatrice Guerri
pianoforte Georgia Amadio
Compagnia “Operah”
(laboratorio di Teatro Sociale 2022 – XI edizione): Rebecca AVENALI, Cristopher BALERCIA, Valentino CAMPANA, Lorenzo CANTARINI, Maria Rita DI PALMA, Silvia FALAPPA, Francesca FILONZI, Rita GIATTI, Valentina GIULIANI, Daniele MARCELLINI, Michele TORRI
e con la partecipazione di Aurora Moriconi e Silvia Filippucci
(I.I.S. G. Galilei – Liceo delle Scienze Umane di Jesi) nell’ambito del progetto PCTO “Banco di scena – Pedagogia teatrale”
educatori Mariano Fagioli, Ilaria Stronati, Marta Filippini (Cooss Marche)
Nell’ambito del Progetto PCTO “Banco di Scena” 2022:
scene e immagini video realizzate dagli studenti del Liceo Artistico “E. Mannucci” di Jesi (Giulia Asciolla, Mirko Bertocchi, Nicolò Boneri, Aurora Donninelli, Elvira Giampaoletti, Prishila Kasa, Edoardo Montelli, Maria Morsucci, Susana Selimi, Marco Flamini, Bianca Stronati)
Coordinati da Chiara Ulisse e Mattia Federici
costumi realizzati dagli studenti dell’I.I.S. Marconi-Pieralisi-Moda di Jesi (Nunzia Roberta Cicatiello, Alessia Milos, Sara Nasini, Giulia Rapelli)
coordinati da Roberta Fratini e Sara Pitocco
luci realizzate dagli studenti dell’I.I.S. Marconi-Pieralisi-Informatica di Jesi (Leonardo Fico, Luca Spata)
coordinati da Simone Caproli
video interviste realizzate da Adelaide Cascia
video designer Mario Spinaci
Si ringraziano Paolo F. Appignanesi, tutor del progetto “Banco di scena” e i docenti referenti di ogni Istituto: Massimo Ippoliti, Daniela Pennacchioli, Samuele Verdecchia, Tommaso Cioncolini, Nicola Falcionelli, Sonia Marini, Antonella Corneli