
(AGENPARL) – gio 22 settembre 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://customer49325.musvc2.net/e/r?q=Oy%3dAvOzL_tvcs_56_2tUu_B9_tvcs_4AnbeWo.8o6sEuK.mHo_MavR_Wp9_tvcs_4A2Gn.63Iz_MavR_Wp_KSxZ_VhDv8_tvcs_595O1R4N_tvcs_4A.l9h_MavR_XnK_hAH_KSxZ_VfQ2_OuR_-.B-._KSxZ_VfFGX7Il5.A_MavR_WFQ_tvcs_59zI_tvcs_4a4V5cI5kXn45-C9-Zn_MavR_6k4cXnMs_L_1qEqW%266%3d6dCU7%269%3dwNuQmU.p04%26Bu%3dZCc3aB%26E%3d3%26I%3dEU8bEY%26q%3dbEb4ZG%26M%3d-3aHbAWEV8a&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
“Colomba Bianca denuncia: produttori falcidiati dagli aumenti
CARO-ENERGIA, SETTORE VITIVINICOLO IN CRISI: «I RINCARI ESPLODERANNO NEI BICCHIERI»
Taschetta: “Insieme ai produttori siciliani stiamo predisponendo un documento unitario. Non possiamo aspettare il nuovo Governo: qualunque provvedimento preso in ritardo rischia di vanificare una vita di sacrifici”
Caro-energia: è allarme. La cooperativa siciliana Colomba Bianca, che riunisce 2480 viticoltori, mette sul tavolo direttamente le bollette: 83mila euro (luglio 2021) contro i 300mila euro di luglio 2022; 180mila euro (agosto 2021) contro i 541mila euro di quest’anno. Aumenti che hanno fatto disallineare tutti i conti economici e che rischiano davvero di causare una crisi senza precedenti.
«Tutte le aziende vitivinicole sono, per necessità di vendemmia e fermentazione dei mosti, estremamente energivore durante i mesi che vanno da luglio ad ottobre, soprattutto in Sicilia dove la raccolta delle uve dura quasi 100 giorni – dice il presidente Dino Taschetta –questo periodo coincide con gli aumenti ingiustificati del costo dell’energia elettrica che serve per alimentare i frigoriferi che gestiscono le temperature di fermentazione. I nostri viticoltori, che sono garanti di una viticoltura di qualità con le produzioni ad ettaro più basse d’Italia – assieme a Toscana e Piemonte – hanno già subito grosse difficoltà per l’aumento dei costi agronomici e per le basse rese in calo per assenza di piogge. Rischiamo un vero abbandono e un impoverimento colturale e culturale disastroso ed epocale in Sicilia».
Il clima di “incertezza” sta creando una tensione senza precedenti: i rincari energetici – a cui si aggiungono quelli del gasolio, dei concimi, del vetro, delle etichette, dei tappi, degli imballaggi-non potranno che ricadere sui prezzi al consumo.
«Grazie agli sforzi e agli investimenti degli ultimi anni si garantirà una qualità dei vini superiore alle precedenti annate – continua Taschetta – ma si dovrà cercare di vendere, e far accettare dal mercato, tutto il vino sfuso con un aumento del 10% rispetto al prezzo di mercato storico, proprio per evitare una catastrofe viticola strutturale. Un aumento – con una ricaduta media della quota vino sul prezzo finale della bottiglia del +5% – che salverà l’agricoltore e non metterà in difficoltà il consumatore. Oggi più che mai il tema della sostenibilità e dell’etica non potrà non occuparsi anche dell’aspetto economico e di noi contadini e produttori. Il mercato, l’intera Filiera “Vino”, la Grande Distribuzione Organizzata e il Sistema dell’Agroalimentare italiano ed europeo sarà messo alla prova con una grande responsabilità: permettere ai produttori primari di sopravvivere o di morire. Ricordando a tutti che se gli agricoltori smettono di coltivare la terra non si perderà solo il prodotto che ne deriva, ma si perderà un territorio, un paesaggio: unica grande forza e patrimonio dell’Italia».
Colomba Bianca, che nei giorni scorsi si è riunita con i presidenti siciliani delle maggiori cantine, si fa portavoce di un malessere generalizzato che rischia di far crollare il mercato: «Stiamo predisponendo un documento unitario per sensibilizzare la politica europea e nazionale – continua Taschetta – e per preparare al peggio tutti i nostri soci: non possiamo rimanere ad aspettare guardando le nostre realtà morire lentamente, soffocate dalle spese. Chiediamo a chi di competenza di intervenire al più presto, non possiamo aspettare che si insedi il nuovo Governo: qualunque provvedimento preso in ritardo rischia di risultare inutile e di vanificare una vita di sacrifici. Crediamo serva un nuovo ordine mondiale che regoli in qualche maniera le sperequazioni create dal cosiddetto libero mercato. È impensabile che, nel rispetto di un contratto, qualcuno possa permettersi di aumentare 5/10 volte i prezzi, senza che la controparte possa fare assolutamente niente. Se non facciamo al più presto qualcosa per stabilizzare il sistema e salvare le imprese, ci ritroveremo con un cumulo di macerie».
Agenzia I Press
I PRESS,Sala Stampa e Comunicazione
CATANIA – Via Perugia 1, 95129
[Fb](https://customer49325.musvc2.net/e/t?q=6%3d8aDU9%26D%3dB%26G%3d9TGZ9X%26z%3dZ9aCXA%26M%3dsMxH_3tWr_D4_vsds_68_3tWr_C91O8.9e5p5sGv.6sE_3tWr_C9t3r8w_JbvT_Tql-TJpLw-ulEe-K54qHl-4e3l8-GGxNrAn44AzGi_JbvT_TqT9SHT5ZHT0WBXCV%26o%3dFyK766.FpM%26mK%3dFVDSGU&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)| [Tw](https://customer49325.musvc2.net/e/t?q=A%3d7aOZ8%26D%3dM%26L%3d8TRe8X%26A%3de8aNc0%26M%3d4RwHE_PTul_ad_Jm1S_T2_PTul_ZiLIGwL1P.fG9_PTul_Zi_Jm1S_U2JdF3_PTul_agAF_PTul_Z9DAEj7z_9d3wMxL_DyVr_OB4_Jm1S_TO!_PTul_Zic3CqR59LrDCvK%26z%3dKxKHA5.F1R%26lK%3dQaCSRZ&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)| [Ln](https://customer49325.musvc2.net/e/t?q=8%3dGb3WH%26E%3d1%26I%3dHU6bHY%26o%3dbHb2ZJ%26N%3dhO7Is_MdvP_Xn_KQxc_Uf_MdvP_WsPwR.yBnFr7iI.pHm_MdvP_Ws6oH34nT_5tSu_E9i-K58sN_5tSu_F9tM6n4ax_KQxc_VdK5Hf-A2ElJ0BnB-pHmKnGy-G20o%269%3dzNsQpU.n07%26Bs%3dZFc1aE&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)| [Inst](https://customer49325.musvc2.net/e/t?q=9%3dJbNXK%26E%3dL%26J%3dKUQcKY%260%3dcKbMaM%26N%3d3P0ID_Ngvk_Yq_Klyf_U1_Ngvk_XvPHS.yGDPq0C73.60I_8tnv_H94L88DOq0zJFBv_Ngvk_Xv%267%3d8Q9OxX.7q4v48E%26E9%3dXNfGYM&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)| [Yt](https://customer49325.musvc2.net/e/t?q=3%3dGZPRH%26C%3dN%26D%3dHSSWHW%26B%3dWHZOUJ%26L%3d5J7G_Eqfq_P1_5rpp_E7_Eqfq_O60NJ.O2LGKo6.zEz_Insc_S3K66E_Hdtm_Rsb451Q61VqE56J%261%3dC8JI3E1n2x.E2J%26vJ%3dRSMRSR&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
Official supporting
—————————————————————

