
(AGENPARL) – gio 22 settembre 2022 righttop00left6350
ELEZIONI, ESCLUSIONE CAPPATO
LA LISTA REFERENDUM E DEMOCRAZIA RILANCIA LA CAMPAGNA PER LA FIRMA DIGITALE CON TRE AZIONI: DEPOSITO DEL RECLAMO (SINTESI TESTO), PRESIDIO Al MINISTERO DELLA TRANSIZIONE DIGITALE E AZIONE NEL GIORNO DELLE ELEZIONI
La lista “Referendum e Democrazia con Cappato” e Eumans, movimento paneuropeo nonviolento da lui fondato, non si ferma dopo la bocciatura del Tribunale di Milano.
Oggi è stato presentato il reclamo dell’avvocato Giovanni Guzzetta (QUI SINTESI TESTO), che contesta la decisione del giudice di Milano secondo cui sarebbe dovuta essere la lista a dimostrare che le firme digitali erano in numero sufficiente, presupposto in assenza del quale non si può esprimere un giudizio di ammissibilità della lista. Tra le altre cose l’Avv.Guzzetta ricorda che le firme devono essere verificate dalle corti d’appello quindi è lo Stato che in questo caso non ha verificato una circostanza essenziale che non ha consentito al giudice di esprimersi nel merito.
La mobilitazione sulla firma digitale oggi ha raggiunto anche il Ministero della Transizione Digitale dove Lorenzo Mineo, coordinatore delle attività italiane di Eumans dalle 13 alle 14 si è recato in presidio per chiedere l’entrata in funzione della piattaforma digitale di raccolta firme su referendum e iniziative popolari, nonché l’uso alla presentazione di liste elettorali.
La piattaforma doveva essere pronta dal gennaio 2022, ma nonostante le rassicurazioni di Colao espresse direttamente a un delegazione di Eumans e dell’associazione Luca Coscioni due mesi fa, nulla è accaduto.
Oggi Marco Cappato, insieme a ai promotori della lista e Virginia Fiume co-presidente di EUMANS hanno lanciato un invito a chi ha sostenuto la lista a “far verbalizzare una dichiarazione ai seggi nel giorno delle elezioni, un’azione che servirà a dare forza alle prossime iniziative giudiziarie.
il testo proposto
Come dimostrato dall’esclusione della lista “Referendum e Democrazia con Marco Cappato” che ha raccolto firme digitali in queste elezioni ci è stato limitato il diritto di elettorato passivo. Sottoscrizioni che nel 2021 avevano reso possibile il deposito di quasi un milione di firme in Corte di Cassazione a sostegno dei referendum su eutanasia e cannabis. Il nostro sistema elettorale non garantisce un voto libero, eguale e che conti davvero, come è invece garantito dall’articolo 48 della Costituzione, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dal Patto internazionale sui diritti civili e politici. Per denunciare queste violazioni dello Stato di Diritto e degli obblighi internazionali desidero lasciare agli atti questa mia dichiarazione.