
(AGENPARL) – mar 20 settembre 2022 “E’ partita la 2^ sessione del corso di certificazione per formare ulteriori CASCHI VERDI per l’UNESCO riservato ai carabinieri della specialità forestale, e non può non evidenziarsi come gli errori commessi in occasione del corso precedente, nonostante le rassicurazioni dei Vertici del CUFA, siano stati perpetrati nuovamente.
Gia! Perchè tra l’elenco dei partecipanti sono stati nuovamente individuati militari ultrasessantenni, per lo più ufficiali. Perchè anche i nuovi corsisti verranno sottoposti alle prescritte visite mediche di idoneità al modulo di addestramento al combattimento solo dopo aver svolto il modulo d’inglese, e quindi quando i soldi dei contribuenti saranno già stati spesi. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum …
Ed anche l’impegno di avviare una nuova ricognizione di personale ha prodotto un risultato di pura facciata: è stato individuato un solo nuovo militare, probabilmente in sostituzione di un partecipante alla prima sessione prossimo alla pensione, e sono stati esclusi molti aspiranti con curricula di tutto rispetto, certamente molto più qualificati di chi ha dichiarato, come titoli, di aver svolto solo corsi da sottufficiale.
L’impressione è che questa certificazione CASCO VERDE per l’UNESCO non sia altro che una medaglietta da mettere sul petto dei diretti interessati piuttosto che qualcosa utile per la collettività”.