
(AGENPARL) – lun 19 settembre 2022 Servizio Comunicazione e informazione
Stefano Contu
UNIONE Responsabile Ufficio Stampa
Bergamo, 19 settembre 2022
COMUNICATO STAMPA
Nota dei Giacomo Meloni, della segreteria FNP CISL
Non autosufficienza a Bergamo
“I soldi ci sono, servono politiche nuove”
Possono essere stimati in circa 10 milioni i fondi a disposizione dei comuni bergamaschi che il
Piano nazionale per la non autosufficienza ha stanziato per il 2022, e che le trattative tra
autonomie locali, sanitarie e parti sociali al tavolo permanente territoriale per l’attuazione del
Piano potrebbe ulteriormente incrementare. Sono soldi che potrebbero assolutamente essere
indispensabili per le famiglie degli oltre 30mila non autosufficienti bergamaschi (di questi,
10mila sono anziani gravemente non autosufficienti) e per i comuni nei quali risiedono per
l’avvio di politiche di assistenza e sostegno.
Il Fondo nazionale per le non autosufficienze è stato istituito nel 2006, al fine di garantire
l’attuazione dei Leps (livelli essenziali delle prestazioni sociali) alle persone non autosufficienti
su tutto il territorio nazionale.
Nel tempo, le risorse del Fondo non autosufficienza, diventate strutturali solo nel 2015,
con finanziamenti a dir poco altalenanti dentro le leggi finanziarie che si sono susseguite,
Soprattutto grazie all’intervento della Cisl, il Fondo per le non autosufficienze è stato via via
ulteriormente implementato . E ultimamente è stato approvato, in sede di Conferenza
Unificata Stato – Regioni, il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022 – 2024
e anche il riparto delle risorse del Fondo Non Autosufficienza per il medesimo
triennio, fissate in 822 milioni di euro per il 2022, 865,3 milioni per il 2023 e 913,6
milioni per il 2024. Inoltre, ai fini del rafforzamento dei PUA (Punti Unici di Accesso)
sono previsti 20 milioni per il 2022 e 50 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2023
– 2024, da destinare alle assunzioni di personale con professionalità sociale presso gli ambiti
territoriali.
Sono risorse che dovranno essere utilizzate a favore delle persone anziane non autosufficienti,
attraverso la programmazione, il coordinamento, la realizzazione e gestione degli interventi a
livello di Ambiti territoriali sociali.
“FNP ha apprezzato l’avvio del confronto sul Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022 –
2024 – dice Giacomo Meloni, segretario bergamasco del sindacato pensionati della CISL – ma ha
chiesto un tavolo permanente territoriale (oltre che regionale e nazionale) che segua l’attuazione
del Piano stesso, per monitorare le azioni che saranno introdotte. Per questo attendiamo con
impazienza la convocazione dell’organismo che ci interessa, per avviare una trattativa utile a
verificare la consistenza dei finanziamento a disposizione del territorio provinciale e le possibilità di
incrementare questo fondo con le risorse regionali e statali che attendono richieste collegate a
progettualità che consentano di dare risposte adeguate, in termini di assistenza e continuità delle
cure, alla platea di persone non autosufficienti.
Abbiamo ritenuto positiva la centralità assegnata agli Ambiti, l’integrazione del Piano con gli
interventi finanziati dal Pnrr, sottolineando però che occorre specificare meglio come si integrano i
servizi sanitari e sociali, il servizio di assistenza domiciliare integrato e i servizi di
telemedicina per anziani non autosufficienti, anche in relazione al fabbisogno del personale sociale
e sanitario. Abbiamo giudicato positivamente anche il percorso graduale dei Leps da garantire in
tutte le regioni e, soprattutto, l’individuazione dei PUA presso le Case di Comunità da dotare, però,
di personale adeguato e formato. Purtroppo, stiamo ancora aspettando una soluzione definitiva per
la Legge quadro nazionale sulla Non Autosufficienza, una legge di dignità e civiltà che la crisi di
Governo ha bloccato nuovamente”.
Una nuova politica sociale rivolta a anziani e fragili (la popolazione over 65 a Bergamo è di circa
240.000 persone) è una delle richieste che i Pensionati della CISL di Bergamo da tempo muovono
a istituzioni e forze politiche: “la stessa dotazione di posti letto autorizzati nelle RSA provinciali
(6434) è giudicato insufficiente rispetto alla effettiva domanda, spesso “mascherata”
dall’intervento delle famiglie, che anche per questioni economiche, mantengono all’interno del
nucleo il parente. Di conseguenza anche un intervento regolatorio sulle tariffe delle strutture di
accoglienza merita una attenzione non sempre all’altezza delle richieste”.
“È necessario, quindi, continuare con la proficua collaborazione tra i tanti soggetti in causa, che
hanno valorizzato le competenze in campo di ognuno per centrare l’obiettivo. Pertanto, la FNP CISL
chiede alla politica di collocare la non autosufficienza al centro della prossima agenda
parlamentare e auspica che la riforma quadro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti,
prevista anche dal PNRR entro il 2023, sia approvata definitivamente nella nuova legislatura. Un
atto di civiltà dovuto, che non è più possibile rimandare, per la vita delle tantissime persone
coinvolte. La FNP CISL – conclude Meloni – è pronta a fare la sua parte fino in fondo, ad assumersi
quel ruolo fondamentale di responsabilità, di partecipazione e di confronto, ai vari livelli
istituzionali, in rappresentanza dei tanti anziani invisibili”.