
(AGENPARL) – sab 17 settembre 2022 Comunicato stampa / 16 settembre 2022
Unimc, per la giornata del laureato
si stringe alle vittime dell’alluvione
Con una cerimonia all’insegna della sobrietà si sono ritrovati chi ha conseguito il titolo 25 e 50 anni fa. Il cardinale Giuseppe Petrocchi, ascolano e arcivescovo dell’Aquila, premiato come Laureato dell’anno: “Sono rimasto profondamente colpito dalla sciagura che si è abbattuta sulla nostra regione”.
“Sono rimasto profondamente colpito dalla sciagura che si è abbattuta sulla nostra regione, io sono marchigiano e vengo da l’Aquila, dove sono stato inviato da Papa Francesco”. Sono le parole con cui Giuseppe Petrocchi, arcivescovo della città devastata dal terremoto nel 2009, ha espresso la sua vicinanza ai cittadini colpiti dallo sciagurato nubifragio che ha devastato le Marche. L’occasione è stato il conferimento del premio Laureato dell’anno al cardinale, che ha compiuto i suoi studi filosofici all’Università di Macerata, in occasione della Giornata del laureato. L’evento avrebbe dovuto coronare, con un ulteriore momento di festa, la settimana dei Graduation Day di Unimc. Dopo tanti giovani, protagonisti nei giorni scorsi in piazza della Libertà, oggi si sono infatti ritrovati insieme chi ha conseguito il titolo 25 e 50 anni fa.
“E’ con il cuore gonfio di dispiacere e dolore che do il benvenuto a voi tutti – è stato il saluto del rettore Francesco Adornato -. Tre sono i fili che legano inscindibilmente la giornata di oggi: il senso di appartenenza, l’interculturalità e l’interdisciplinarietà”.
Come ha sottolineato la presidente dell’associazione dei laureati Alam Daniela Gasparrini, i premi conferiti, meramente simbolici, servono per mettere in evidenze “impegno, perseveranza, creatività e spirito di innovazione dei laureati Unimc”.
E’ stata un cerimonia doverosamente, ma che ancora di più ha contribuito a rinsaldare lo spirito di appartenenza alla comunità accademica di chi ha trascorso in quelle aule alcuni degli anni più belli della sua vita, accogliendoli nuovamente laddove hanno germogliato i semi di significativi percorsi professionali e umani.
Tutto questo hanno raccontato laureati e laureate premiate per l’occasione. A partire dall’ambasciatore Giuseppe Cinti, insignito del Premio Oscar Olivelli. “Un riconoscimento inaspettato – ha detto -. In questi anni in cui sono stato lontano e ho vissuto in diversi Paesi del mondo, l’Università di Macerata l’ho portata sempre con me. In ogni utile occasione, ho cercato di parlare di questo ateneo, vantando la tradizione illustrissima e la sua internazionalizzazione”.




