
(AGENPARL) – Roma, 17 settembre 2022 – Una domanda al leader della Lega, Matteo Salvini, da parte dell’Agenparl.
Domanda: “Crisi economica, caro bollette, inflazione e timori di licenziamenti. Gli italiani hanno paura di diventare poveri“.
Salvini: “Il momento è drammatico soprattutto per l’emergenza bollette. Servono almeno 30 miliardi oggi, per non spenderne almeno tre volte tanto domani tra cassa integrazione, disoccupazione e impoverimento del Paese. Non è un caso se ad alzare la voce sia soprattutto la Lega, che con 800 sindaci, 6 presidenti di regione e migliaia di amministratori locali conosce il territorio e le sue problematiche. Il Pd finge che il problema non esista: non vorrei che, sapendo di perdere, preferisca consegnare al centrodestra un Paese in macerie. Pensare di affrontare questa crisi con il solo strumento del credito di imposta significa condannare alla desertificazione il tessuto industriale del paese. Non possiamo, purtroppo, governare la speculazione sui mercati, ma possiamo e dobbiamo garantire un futuro a famiglie e imprese, anche perché senza una iniezione importante di liquidità l’economia reale si fermerà: allora sì che dovremo temere speculatori e avventurieri.
Gli italiani vanno rassicurati con i fatti concreti, non bastano le promesse. La pace fiscale – per esempio – è un supporto concreto per chi a causa della crisi Covid (e ora del caro energia) non riesce a pagare. Si tratta di somme che lo Stato non incasserebbe mai, con la pace fiscale sosteniamo le imprese e garantiamo gettito allo Stato. Gli evasori vanno sempre puniti, le imprese oneste vanno sempre aiutate. È buonsenso.
In generale, la Lega è convinta che la Flat Tax al 15% (da rafforzare per le partite iva ed estendere a dipendenti e pensionati) sia una soluzione per garantire ossigeno e far ripartire il lavoro. Idem quota41, da fare entro la fine dell’anno per evitare il ritorno della drammatica legge Fornero e garantire pensioni dignitose da una parte e spazi per i giovani italiani in cerca di impiego dall’altra.”