
(AGENPARL) – gio 08 settembre 2022 Comunicato Stampa
FABRIZIO PIGNALBERI LEADER DEL PARTITO PIU’ ITALIA INCASSA UN’ALTRA ASSOLUZIONE
Fabrizio Pignalberi, leader del partito Più Italia, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Ancora una volta è la giustizia a fare da padrone, a ristabilire ordine e chiarezza in merito a delle vicende a tratti contorte, poiché raccontate in maniera del tutto distorta, rispetto alla realtà concreta. I fatti risalgono all’anno 2017, quando il sig. D.A. sporgeva querela presso i carabinieri della Stazione di Alatri, denunciando Fabrizio Pignalberi per falso, appropriazione indebita e truffa. Quasi sei anni di processo, nel corso dei quali si sono avvicendate testimonianze, sono stati prodotti documenti rilevanti che attestavano il contrario di quanto sostenuto dall’accusa, facendo propendere, sin dall’inizio del processo, a favore dell’ estraneità ai fatti da parte del leader nazionale del partito.
Tale lungaggine processuale si è conclusa però con un vero e proprio colpo di scena. L’ accusa solitamente porta avanti la sua tesi sino alla fine del processo. Ma in questo processo non è stato così, perché all’esito dell’istruttoria dibattimentale, è stata la stessa Procura di Frosinone che aveva indagato Pignalberi a chiedere l’assoluzione con formula piena. La versione fantasiosa e artificiosa denunciata dal sig A.D non ha retto, nè trovato riscontro. E’ lo stesso pubblico ministero che durante la discussione evidenzia come, in più di qualche occasione, il querelante sia caduto in contraddizione, dichiarando lui stesso di non aver mai pagato i lavori commissionati.
Prima della chiusura dell’istruttoria dibattimentale, il presidente nazionale di Più Italia Pignalberi ha reso delle dichiarazioni dinanzi al presidente della sezione penale del Tribunale di Frosinone, dott. Francesco Mancini, con l’intento di far comprendere le circostanze fattuali, producendo altresì anche un importante documento che ha permesso alla Procura, insieme alla valutazione degli altri elementi probatori, di poter avanzare la richiesta di assoluzione con formula piena.