
(AGENPARL) – gio 08 settembre 2022 COMUNICATO STAMPA
Appello di Green Impact agli Eurodeputati che a breve voteranno in plenaria la revisione della Direttiva Europea sulle Energie Rinnovabili
Energia: basta sussidi alle ‘false’ rinnovabili
Le biomasse forestali fanno male a clima, aria e salute
L’Unione Europea dà a questa fonte energetica, definita rinnovabile, sussidi per circa 17 miliardi di euro l’anno, che potrebbero essere dirottati sulle “vere” rinnovabili. Le biomasse forestali producono più CO2 dei combustibili fossili. Una stufa a pellet produce, di circa 10 volte, più particolato di un camion a gasolio, in proporzione all’energia prodotta. In un video tutti gli impatti su clima e foreste
Roma, 8 settembre 2022 – Ogni anno sussidi per circa 17 miliardi di euro vengono erogati dall’Unione Europea per sostenere le biomasse forestali, una fonte energetica “falsamente” definita come rinnovabile. La biomassa legnosa produce, infatti, più CO2 di carbone, petrolio e gas; per essere prodotta, inoltre, distrugge le foreste – anche primarie, che assorbono CO2 – la biodiversità e gli habitat, sia nell’UE che in Stati terzi. Proprio le stufe a legna e pellet sono le principali responsabili dell’inquinamento atmosferico associato al riscaldamento domestico.
L’associazione Green Impact, membro italiano della coalizione europea Forest Defenders Alliance (FDA), “alza la voce” in vista della revisione della Direttiva UE sulle energie rinnovabili, in discussione a Bruxelles, il cui voto all’Parlamento Europeo, in plenaria, è previsto per la prossima settimana, e chiede che questa fonte energetica venga “rimossa” dalle rinnovabili e che i sussidi vengano utilizzati per rafforzare l’autonomia energetica con le “vere” rinnovabili come il solare e l’eolico. Per sottolinearne il pericolo di questa fake energetica, Green Impact ha diffuso un breve video divulgativo ‘Non prendiamoci in Girotondo’ che spiega gli impatti drammatici sul clima e sulla biodiversità dell’uso della biomassa forestale come energia su larga scala.
“La biomassa forestale – dichiara Gaia Angelini, Presidente di Green Impact – non può essere conteggiata per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di CO2 previsti dalle politiche europee sul Clima: si tratta, infatti, di una ‘fake rinnovabile legalizzata’. La biomassa è la maggiore fonte di energia (circa il 60%) tra quelle definite come ‘rinnovabili’ e la biomassa forestale ne costituisce la principale componente, rispetto agli scarti agricoli e i veri residui forestali, la cui definizione rimane, troppo vaga e flessibile nella normativa UE. Se si vuole far ricorso alla biomassa forestale come fonte energetica bisogna, in modo coerente e trasparente, rimuoverla dalla Direttiva sulle Energie Rinnovabili, in modo da classificarla adeguatamente come clima-alterante e contraria agli standard di sostenibilità, minimizzandone l’uso invece di incentivarlo”.
TUTTI I RISCHI DEL RISCALDAMENTO A LEGNA PER AMBIENTE E SALUTE
Il caro energia quest’anno colpirà anche una fonte a “buon mercato” come il pellet, la cui domanda è stata incentivata artificialmente, tramite sussidi per la produzione e agevolazioni fiscali per l’acquisto di stufe domestiche a pellet. Si stima che il pellet costerà, agli italiani, anche tre volte in più il prezzo dello scorso anno, con il rischio, visto che la maggior parte del pellet usato in Italia è importato dall’estero, di bruciare su vasta scala, per calmierarne il prezzo, anche le foreste italiane. I rischi per la salute, derivanti dall’utilizzo di stufe a legna e pellet, sono stati evidenziati in un rapporto di quest’anno di EPHA (European Publich Health Alliance – di cui ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente Italiani – è membro), che rileva come, in Italia, le stufe a legna e pellet (usate sia per riscaldare che per cucinare) siano la principali responsabili dell’inquinamento atmosferico associato al riscaldamento domestico; un rapporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha rilevato come la combustione di biomasse sia responsabile del 99% delle emissioni di particolato del settore residenziale, un inquinante responsabile di malattie respiratorie, anche croniche. Una stufa a pellet produce, di circa 10 volte, più particolato PM25 di un camion a gasolio, in proporzione all’energia prodotta e, sebbene rappresentino il 22% del consumo totale di energia finale delle famiglie, sono responsabili del 75% dei costi sanitari totali del paese di questo settore. Nell’UE la spesa sanitaria legata all’inquinamento dell’aria è stimata a 29 miliardi di euro all’anno.
Queste le principali raccomandazioni per il voto in Plenaria al Parlamento Europeo:
Eliminare la biomassa forestale dalla Direttiva sulle Energie Rinnovabili per classificarla come ‘fonte energetica non rinnovabile’.
Trasferire le risorse finanziarie, finora devolute agli impianti a biomassa forestale, verso fonti energetiche realmente rinnovabili, come il solare e l’eolico, per contribuire alla transizione ecologica invece di ostacolarla.
Dare priorità al riuso e riciclo di prodotti legnosi già esistenti invece di bruciare le foreste per produrne dei nuovi.
COSA DICONO I RAPPORTI INTERNAZIONALI
Un rapporto del 2021 di Chatham House evidenzia come l’uso della biomassa forestale per l’energia può aumentare le concentrazioni atmosferiche di CO? per anni o addirittura decenni. Eppure, molti paesi gli concedono supporto finanziario e normativo, ignorando le emissioni climalteranti derivanti della sua combustione. Lo studio ha rilevato, tra le altre cose, che i pellet di legno prodotti negli Stati Uniti e bruciati nel Regno Unito hanno portato a 13-16 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 nel solo 2019, pari alle emissioni di circa 7 milioni di automobili.
Chatham House, Greenhouse gas emissions from burning US-sourced woody biomass in the EU and UK, ottobre 2021: https://www.chathamhouse.org/2021/10/greenhouse-gas-emissions-burning-us-sourced-woody-biomass-eu-and-ukUn Rapporto del 2021 del centro di ricerca della Commissione europea (JRC) conclude che la combustione della maggior parte della biomassa forestale produce più emissioni di gas serra rispetto a carbone, petrolio e gas. In 23 dei 24 scenari esaminati dal Centro ricerca UE, la biomassa ha avuto un impatto negativo sul clima e sulla biodiversità. Negli scenari, la “biomassa legnosa primaria” raccolta direttamente dalle foreste, costituiva almeno il 37% del mix di input di legno per l’energia: circa il 20% era costituito da fusti (la parte principale dell’albero, compresi i rami più grandi) e il 17% da residui forestali. Il restante 14% del mix non era classificato nelle statistiche riportate, ma gli autori del rapporto ritengono che fosse, probabilmente, legno primario.
Joint Research Centre (JRC), The use of woody biomass for energy production in the EU, 2021: https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/bitstream/JRC122719/jrc-forest-bioenergy-study-2021-final_online.pdf
PER APPROFONDIRE IL TEMA:
Video informativo di Green Impact: Non prendiamoci in Girotondo.
Youtube: https://youtu.be/M2aOxohaP38Briefing di Green Impact, novembre 2021:
https://www.greenimpact.it/wp-content/uploads/2021/11/NGO-Position-Paper-ITA-4.pdfFondazione Sviluppo Sostenibile, La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane. Dieci proposte di Green Economy, ottobre 2017:
https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2017/09/Report_La_sfida_della_qualita_dell_aria_nelle_citta_italiane_2017.pdf
BIOMASSA FORESTALE ED EMISSIONI DI CO2:
Forest Defenders Alliance, Biomass plant CO2 emissions – an explanation, maggio 2022: https://forestdefenders.eu/biomass-plant-co2-emissions-an-explanation/Forest Defenders Alliance, Briefing on the JRC study “The use of woody biomass for energy production in the EU”, Maggio 2022:
https://forestdefenders.eu/wp-content/uploads/2021/03/JRC-study-biomass-study-overview_final.pdf
BIOMASSA FORESTALE ED EFFETTI SULLA SALUTE
CE Delft, Health-related social costs of air pollution due to residential heating and cooking In the EU27 and UK, Maggio 2022https://cedelft.eu/wp-content/uploads/sites/2/2022/03/CE_Delft_210135_Health-related_social_costs_of_residential_heating_and_cooking_Def_V1.2.pdfEPHA, Replacing fossil fuels and biomass with cleaner alternatives in residential heating and cooking can decrease the social health costs, say researchers, marzo 2022
https://epha.org/replacing-fossil-fuels-and-biomass-with-cleaner-alternatives-in-residential-heating-and-cooking/HEAL, EPHA, DGPH, ClientEarth, Letter to ITRE committee, July 2022:
Directorate-General for Energy (European Commission), Enerdata, Trinomics, Study on energy subsidies and other government interventions in the European Union, luglio 2021: https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/be5268ba-3609-11ec-bd8e-01aa75ed71a1/language-enFOREST DEFENDERS ALLIANCE E ARTICOLI SCIENTIFICI
https://forestdefenders.eu/Forest Defenders Alliance, Future on fire. how the EU burns trees in the name of renewable energy, April 2022:
https://forestdefenders.eu/wp-content/uploads/2022/04/FDA-Future-on-Fire-April-5-2022_final.pdfTraduzione italiana di alcuni paragrafi a cura di Green Impact: https://www.greenimpact.it/wp-content/uploads/2022/04/future-on-fire-come-lUE-brucia-gli-alberi-in-nome-dellenergia-rinnovabile-2_compressed-1.pdf
Video sulla distruzione delle foreste canadesi per produrre energia a biomassa in Europa (inglese con sottotitoli in italiano):
