
(AGENPARL) – mar 30 agosto 2022 “Anche nel 2021 l’Italia è fanalino di coda fra i Paesi Osce nella classifica relativa all’aumento del salari annuali medi. Rispetto al 1990 gli stipendi in Italia sono aumentati appena dello 0,3%, in Grecia del 22,5%, in Germania del 33,6%, in Francia del 33,9%, in Polonia addirittura del 95%. Questo significa che in termini reali il potere di acquisto dei lavoratori italiani è negativo, eroso dall’inflazione e dal caro vita. Quella delle paghe da fame è una emergenza nazionale, è arrivato il momento di intervenire con provvedimenti seri e che rispondano concretamente alle difficoltà dei cittadini. Dopo l’approvazione definitiva della direttiva europea sul salario minimo, il cui voto è previsto durante la sessione plenaria di Settembre del Parlamento europeo, l’Italia avrà un importante testo, da recepire entro due anni, che orienterà le future scelte legislative. Per il Movimento 5 Stelle il salario minimo legale non può essere inferiore a nove euro lordi l’ora, una cifra che garantirà a tutti i lavoratori una remunerazione giusta e dignitosa”, così in una nota Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
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