(AGENPARL) – Firenze, 26 agosto 2022 – Le associazioni al leader della Lega: lo stralcio dell’articolo 10 del Dl concorrenza ha fatto perdere posti di lavoro.
“Le parole con cui Matteo Salvini ha arringato i tassisti di Napoli evidenziano la cecità di chi non capisce il business: la sua difesa della lobby taxi è di fatto un attacco ai 40.000 Ncc italiani e ai cittadini che vorrebbero un trasporto più sicuro e più trasparente“.
Le associazioni italiane Ncc commentano così l’incontro avuto dal leader della Lega con i rappresentanti dei tassisti partenopei.
“Non siamo sorpresi – dicono gli Ncc – dalla mossa di Salvini, che segue le orme di Rixi e Maccanti, i due deputati della Lega da sempre vicini ai tassisti. Ma è giusto chiarire la questione. I ‘40.000 posti di lavoro dei taxi’ che Salvini dice di voler difendere non fanno Pil, al contrario di 40.000 Ncc che invece garantiscono lo 0,7% del Pil italiano. Senza contare che se il settore fosse stato riformato, cosa impedita dallo stralcio dell’articolo 10 del Dl Concorrenza ad opera anche della Lega, si sarebbe potuta aprire la strada a nuovi posti di lavoro”.
“C’è poi la questione fiscale: noi Ncc facciamo sempre fattura elettronica, non ci sono sorprese o cose strane, i tassisti invece sono senza tassametro fiscale. Noi abbiamo un codice univoco, loro hanno fogliettini di carta straccia”.
Sempre a proposito di assunzioni gli Ncc hanno chiarito anche che “se si fosse rivisto in modo serio l’articolo 10 Ddl Concorrenza si sarebbero potute avere assunzioni e un quadro chiaro”.