
(AGENPARL) – Roma, 21 agosto 2022 – “Energia elettrica alle stelle, ormai quasi senza controllo – sottolinea Renzo Bellandi presidente della FIEPET (i ristoranti e bar associati a Confesercenti Prato) – e siamo solo ad agosto. Il peggio, come hanno più volte sottolineato analisti, commentatori e alcuni esponenti politici, col rientro dalle ferie a settembre e nel prossimo autunno, deve ancora venire”.
“Le bollette energetiche alle stelle ci impediscono di cogliere pienamente la ripresa. I nostri margini – continua Renzo Bellandi – si stanno velocemente assottigliando: incassiamo di più e guadagniamo di meno, o addirittura rischiamo di essere in perdita, perché non possiamo traslare per intero sui consumatori gli aumenti che subiamo. Le medie degli aumenti dell’energia già altissime sono, appunto, medie e non riescono a dar conto dei folli incrementi che si sono abbattuti sulle aziende della ristorazione. Ho appena ricevuto la bolletta dell’elettricità ed è raddoppiata. E mi limito a parlare di energia, ma sono aumentati tanti altri beni. Come me, in questa situazione si trovano tantissimi colleghi: se non verrà posto un argine a questo dilagare degli aumenti, molte imprese saranno costrette ad arrendersi. Inoltre la corsa senza freni dei prezzi sta indebolendo, in modo preoccupante, la capacità di spesa delle famiglie e questo, ovviamente, ha ripercussioni immediate nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi. Si tratta di segnali allarmanti che si stanno diffondendo, negli ultimi mesi, con rapida velocità e che inciderebbero, pesantemente, sulla crescita dell’economia in autunno, con riduzioni generalizzate di spesa che comporterebbero un crollo della domanda interna. Per questo la politica e soprattutto il nuovo Governo deve agire con fermezza e tempestività, per frenare l’impennata delle tariffe energetiche, l’inflazione record e lo spettro di una pericolosa recessione per il nostro Paese, insostenibile dopo oltre due anni di pandemia. Lo scenario è preoccupante – conclude Bellandi – e il costo della vita continua ad aumentare mentre la nostra comunità perde potere d’acquisto. L’autunno e l’inverno si preannunciano molto complicati per tutti. È necessario quindi che il Governo, chiunque verrà eletto, metta mano al calmieramento dei costi energetici, in primis per i cittadini e per le imprese. È impensabile che le imprese della ristorazione possano far fronte a questa ondata di aumenti. Finora, grazie alla loro virtuosità, le nostre imprese sono riuscite, tirando e limando, a far fronte all’aumento dei costi. Ma è una soluzione provvisoria: è fondamentale subentri un aiuto da parte dello Stato che dia stabilità e risorse, alle imprese commerciali e alle famiglie. Infine la fiscalità locale (tari, occupazione suolo pubblico, tassa per la pubblicità ecc.) deve tener conto di questa situazione così preoccupante limitando, posticipando ed azzerando i tributi locali.