
(AGENPARL) – Roma, 11 agosto 2022 – “Meravigliarsi per l’ormai ciclico alternarsi di periodi di siccità e manifestazioni copiose di piogge ci sembra una ingenuità, ormai è così da anni, forse decenni. Come ACLI TERRA insistiamo nella necessità di saper raccogliere le acque piovane con la manutenzione delle attuali infrastrutture idriche e di costruire almeno altri 500 invasi, che sono già progettati. Non ci deve spaventare tale ciclicità trovandoci in una emergenza, che ormai dovrebbe essere superata.
Proponiamo ancora una volta di aumentare la spesa nel PNRR per le infrastrutture idriche, sia per la manutenzione che la costruzione, al 6%. Per affrontare il tema del dissesto idrogeologico, ad esempio, sarebbe utile riconoscere nell’agricoltore la figura giuridica di ‘custode dell’ambiente’, attribuendogli risorse e funzionalità professionale, anche per la stessa azienda agricola. Purtroppo la proposta di legge presentata dal presidente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, senatore Vallardi, che andava in questo senso, non è stata ancora approvata e rischia di cadere con la fine della Legislatura”.
Così in una nota il presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta.