
(AGENPARL) – mar 09 agosto 2022 ELEZIONI. EUROPA VERDE: NUCLEARE DANNOSO E COSTOSO. SE SALVINI NON HA DATI, GLIELI DIAMO NOI
“Le affermazioni di Salvini, un po’ come quelle della sua Premier in pectore, continuano a lasciare basiti: per lui il futuro è il nucleare, un’energia che rimane pericolosa e costosa e che avrebbe come unico risultato non certo quello di abbassare i costi delle bollette ma di indebitare drammaticamente il nostro Paese perché parliamo di un’energia che vive solo grazie agli ingentissimi finanziamenti pubblici”.
Così, in una nota, i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che proseguono: “Salvini parla di numeri e di Francia ma noi riteniamo che dovrebbe studiare di più. Con grande generosità, vogliamo aiutarlo a reperire qualche dato, – spiegano i due ecologisti, – per esempio la notizia della ricapitalizzazione della società francese EDF che il Presidente Macron ha voluto in modo da sopperire ai forti debiti. Ma dalla nostra parte, abbiamo anche il fatto che l’energia nucleare, al netto dei costi di costruzione delle centrali, è un’energia il cui prezzo al MWh è addirittura maggiore di quello derivante dalla grande speculazione del gas. Per esempio, la centrale di Hinkley Point, in Gran Bretagna, ha sterilizzato per i prossimi vent’anni un costo pari a 120?/Mwh. Per quanto riguarda le tempistiche di realizzazione, invece, guardiamo alla centrale francese di Flamanville, in Normandia, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 2007 e la cui messa in funzione, inizialmente prevista per il 2014, avverrà presumibilmente nel 2023, con un costo lievitato a 18 miliardi di euro dai 3,7 miliardi iniziali”.
“A nostro avviso, le posizioni oggi espresse da Salvini, degne figlie della peggiore destra che egli stesso rappresenta, altro non sono che l’ennesimo, becero tentativo di bloccare la transizione ecologica e le attività ambientalmente sostenibili. Se vogliamo davvero diventare energeticamente indipendenti, riducendo i costi per gli italiani, la soluzione è una sola: l’energia proveniente da fonti rinnovabili. Lo stesso governo tedesco ha approvato un piano energetico che prevede, al 2050, di soddisfare il fabbisogno energetico nazionale con il 100% rinnovabili, prevedendo una tappa intermedia dell’80% al 2030. La Lega, – concludono Bonelli ed Evi, – sta portando avanti un’operazione ideologica, ci viene il dubbio che lo faccia con l’obiettivo di portare Carlo Calenda al tavolo delle alleanze per le prossime elezioni politiche”.
GIANFRANCO MASCIA