
(AGENPARL) – sab 30 luglio 2022 Regione del Veneto
Giunta Regionale
Agenzia Veneto Notizie
COMUNICATO STAMPA
EMIGRAZIONE. PRESIDENTE VENETO IN CANSIGLIO A “CANSIGLIO
DAY-GIORNATA DEI VENETI NEL MONDO”
(AVN) Venezia, 30 luglio 2022
“Oggi la Piana del Consiglio torna a essere il centro del mondo. Del mondo della
nostra emigrazione. Del mondo in senso geografico, dove l’emigrazione veneta ha
portato i migliori valori della nostra terra: onestà, laboriosità, spirito di sacrificio,
inventiva, diventando anno dopo anno, decennio dopo decennio, un punto di
riferimento per i contesti sociali nei quali ogni veneto emigrato si è inserito con
rispetto e senso civico. Nessuno di loro è andato a delinquere e a riempire le carceri”.
E’ questo il pensiero del Presidente della Regione Veneto, che ha partecipato oggi,
sulla Piana del Consiglio, alla ventinovesima edizione del “Cansiglio Day” che, per
decisione formale della Regione, dal 2018 è anche la “Giornata dei Veneti nel
Mondo”.
Il Presidente ha ringraziato tutti gli organizzatori per la loro “formidabile capacità di
aggregazione” e ha ricordato “L’infaticabile, straordinario, impegno di Don Canuto
Toso che fondò la Trevisani nel Mondo, organizzatrice storica della kermesse, nel
lontano 1973”.
“Oggi – ha aggiunto il Presidente – è il giorno della festa, dell’orgoglio, della
gratitudine, nel quale riabbracciamo gli emigrati veneti di oramai svariate generazioni
e rinnoviamo loro il grazie di tutto il Veneto per essere stati ed essere tutt’oggi uno dei
migliori nostri biglietti da visita. Oggi è anche un momento di riflessione perché siamo
di fronte ad una nuova emigrazione di giovani che scelgono di andare all’estero per
fare esperienze di alto livello professionale. C’è chi parte per scelta e chi per necessità:
a questi ultimi dobbiamo riservare le attenzioni necessarie”.
La grande emigrazione ebbe inizio nel 1876 e vide intere famiglie lasciare il Veneto,
portando allo spopolamento di paesi e contrade. Contadini e braccianti si imbarcarono
verso i Parsi dell’America Latina per scappare dalla povertà e dagli effetti della grande
crisi agraria, incentivati dai governi dei paesi di destinazione. In Brasile, con
l’abolizione della schiavitù (1889), i grandi proprietari terrieri delle piantagioni di
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