
(AGENPARL) – mer 27 luglio 2022 “La visita del portavoce del Governo libico in questo momento intende riaccendere l’attenzione sul Mediterraneo, rafforzando le relazioni e dando una chiara indicazione politica a sostegno del Governo di Unità Nazionale guidato dal primo ministro Abdel Hamid Dabaiba. È chiaro che una stabilizzazione della Libia è fondamentale per assicurare il controllo e la gestione dei flussi migratori”. Lo ha dichiarato la senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia, Gruppo Misto) a conclusione della visita del portavoce del Governo libico al Senato, Mohamed Hamuda, in occasione della conferenza stampa sulla stabilità del Mediterraneo organizzata dalla stessa senatrice.
“Vogliamo rilanciare la centralità dell’Italia nel Mediterraneo portando avanti una serie di progetti a sostegno delle imprese e dei cittadini di concerto con associazioni ed enti della società civile”, ha proseguito, spiegando che questo percorso era stato già tracciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. “Già un anno prima dell’invasione russa dell’Ucraina, Draghi ha pensato come prima visita internazionale di andare in Libia con l’intenzione di cercare alternative agli approvvigionamenti energetici che dal nord dell’Europa potevano essere limitati, come è accaduto un anno dopo”, ha affermato. “È un percorso segnato che poi è stato concluso negli ultimi giorni di presidenza di Draghi attraverso la conclusione di accordi con l’Algeria, accordi che hanno fatto in modo che l’Italia potesse avere delle alternative di approvvigionamento del gas. Intendo portare avanti questa azione internazionale anche nella prossima legislatura”. Ha indicato Pacifico, componente Esteri e segretario del Comitato parlamentare Schengen, Europol ed Immigrazione, evidenziando le enormi opportunità di collaborazione che forti relazioni tra Libia e Italia possono assicurare con enormi benefici in termini occupazionali, energetici e sociali per entrambi i Paesi.
Il portavoce del Governo libico, Mohamed Hamuda, ha ribadito l’impegno del suo Governo a lavorare per le elezioni. “Se qualcuno pensa che intendiamo farle saltare, non è vero: aspettiamo le indicazioni dell’autorità elettorale”. Ha inoltre confermato la riapertura dei pozzi petroliferi che torneranno gradualmente a pieno regime. “Non siamo divisi fra Est e Ovest, la Libia è una ed unita. C’è un conflitto per il potere dovuto alla mancanza di istituzioni politiche solide e ci sono Paesi esterni che vogliono realizzare i propri interessi senza chiedere ai libici cosa vogliono. Tre milioni di persone si sono registrate per votare, i libici vogliono votare”.