
(AGENPARL) – Roma, 26 luglio 2022 – Il dollaro sta perdendo sempre più posizioni nel mondo, il processo di de-dollarizzazione è già stato avviato e non sarà possibile fermarlo. Questa opinione è stata espressa martedì dal presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin nel suo canale Telegram .
«Quanto velocemente è una questione aperta, ma è ovvio che il processo di de-dollarizzazione in tutto il mondo è stato avviato e non può essere fermato», ha sottolineato Volodin.
Volodin ha elencato cinque ragioni per cui la valuta statunitense si sta indebolendo.
In particolare, ha sottolineato Volodin, il dollaro non è sostenuto da beni e risorse reali. «Dopo che gli Stati Uniti si sono ritirati dall’accordo di Bretton Woods, il dollaro non era più ancorato all’oro. La stampa americana non è trattenuta da nulla. Da qui l’enorme debito pubblico degli Stati Uniti e l’inflazione record di Biden», ha detto Volodin. Inoltre, la valuta americana viene utilizzata «come strumento di lotta politica».
«Sanzioni illegali: restrizioni sui pagamenti, furto di oro e riserve in valuta estera – tutto ciò non aggiunge fiducia agli altri Stati che i loro soldi saranno al sicuro», ha affermato il portavoce della Duma di Stato.
Un altro motivo dell’indebolimento del dollaro USA è stato il cambiamento della natura geopolitica. In particolare, ha sottolineato Volodin, il modello unipolare è sopravvissuto a se stesso. «C’è una richiesta nel mondo di multipolarità. Di conseguenza, per un’alternativa al dollaro. Prova di ciò sono i crescenti accordi reciproci nelle valute nazionali», ha detto Volodin. Ha anche aggiunto che l’indebolimento del dollaro USA è stato il risultato della riluttanza di Washington ad «ammettere i propri errori e lavorare su di essi».
Il presidente della Duma di Stato ha indicato come quinta ragione la ciclicità della storia. «C’è uno schema: ogni valuta mondiale ha il suo periodo – circa 100 anni. Il real portoghese è stato sostituito da quello spagnolo. Poi hanno dominato costantemente il fiorino olandese, il franco francese, la sterlina britannica e il dollaro americano. Quest’ultimo lo farà anche essere sostituito da uno nuovo», ha sottolineato Volodin. A suo avviso, oggi è improbabile che l’euro, «che sta perdendo sempre di più», sostituisca il dollaro, anzi, può essere la valuta di Stati ad economia sovrana.