
(AGENPARL) – Roma, 21 luglio 2022 – Giovedì la Banca centrale europea ha alzato il tasso di interesse di riferimento da zero allo 0,5 per cento, il primo aumento di questo tipo in 11 anni, unendosi alla Federal Reserve statunitense e ad altre banche centrali nella loro stretta monetaria per combattere l’aumento dell’inflazione.
La decisione alla riunione politica della BCE arriva quando l’invasione russa dell’Ucraina ha spinto al rialzo i prezzi dei beni, dal cibo all’energia, mettendo sotto pressione i bilanci delle famiglie in tutto il blocco. L’aumento del tasso è in vigore da mercoledì della prossima settimana.
La BCE ha deciso un aumento del tasso maggiore del previsto dopo aver dichiarato il mese scorso che il tasso sarebbe aumentato di 0,25 punti percentuali.
La banca centrale ha anche aumentato di 0,5 punti percentuali altri due tassi di interesse chiave, il tasso sui depositi e il tasso sui prestiti.
La BCE ha aumentato l’ultima volta i suoi tassi di interesse di riferimento nel luglio 2011.
L’inflazione dell’Eurozona ha raggiunto un nuovo record a giugno, con il suo indice dei prezzi al consumo in aumento dell’8,6% su base annua, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della BCE.
La BCE ha dichiarato il mese scorso che un altro rialzo dei tassi è possibile a settembre.
Nel frattempo, giovedì, la Banca del Giappone ha mantenuto la sua politica dei tassi ultra bassi per sostenere la ripresa economica in erba della nazione, in controtendenza rispetto alla tendenza globale della stretta monetaria.