
(AGENPARL) – mar 19 luglio 2022 Interrogazione a risposta scritta
VANIN – Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, della transizione ecologica, della cultura, dell’università e della ricerca –
Premesso che:
si apprende da notizie di stampa (“Corriere del Veneto” e “Gazzettino di Venezia” del 24 giugno 2022) che la Commissione Nazionale Congiunta VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e VIA (Valutazione Impatto Ambientale) ha respinto per la terza volta la proposta di Aggiornamento del Piano Morfologico per la Laguna di Venezia, redatta da CoRiLa (soggetto incaricato dal Consorzio Venezia Nuova – Autorità proponente) e già approvata dal Comitato Tecnico di Magistratura del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche – Veneto – Trentino Alto Adige – Friuli Venezia Giulia (autorità procedente) nel dicembre 2021;
secondo gli articoli citati, la “bocciatura” sarebbe dovuta al fatto che tale Aggiornamento non ha ottemperato alle oltre 50 prescrizioni imposte nel 2018 dal Ministero dell’ambiente di concerto con il Ministero dei beni culturali;
considerato che:
il parere della Commissione Nazionale Congiunta sottolinea come nel documento si siano presi in esame gli effetti senza fornire suggerimenti applicativi per eliminare le cause dell’erosione e senza cercare un equilibrio tra le diverse attività che devono coesistere in Laguna;
il Piano Morfologico per la Laguna – la cui prima versione, ancora oggi in vigore, risale al 1993 – rientra tra gli obiettivi della Legge Speciale per Venezia e prevede interventi di ripristino e di risanamento della laguna per far fronte sia alla perdita di sedimenti sia al rischio di interramento dei canali navigabili. Già nel 1993 si era individuata come prioritaria la necessità di una riconfigurazione morfologica del primo tratto del Canale dei petroli e di interventi su altre zone lagunari, da realizzarsi mediante soluzioni rispettose dei delicati equilibri funzionali, ambientali e biologici, e si era prospettata come essenziale una riduzione del numero, della dimensione e della velocità delle grandi navi;
considerato inoltre che:
a distanza di quasi trent’anni, non solo le disposizioni del Piano sono rimaste per la massima parte inattuate, ma le tre proposte di aggiornamento presentate dal Consorzio Venezia Nuova (concessionario unico per le opere di salvaguardia della Laguna di Venezia) tramite il CoRiLa, resesi necessarie a seguito degli importanti e impattanti lavori per l’installazione del sistema Mose, anziché affrontare il problema della rimozione delle massime cause del degrado della laguna centrale sono state sempre orientate a sostenere come prioritari interventi che prevedevano l’irrigidimento e il marginamento dei canali portuali e di altre strutture lagunari con l’utilizzo di materiali inadeguati e vietati dalle norme vigenti,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
quali iniziative di competenza intendano intraprendere per porre in essere le opportune verifiche sulle attività svolte dal CoRiLa in ordine alla redazione del citato Piano Morfologico;
se non ritengano necessario incaricare della redazione dell’Aggiornamento del Piano Morfologico della Laguna di Venezia un ente pubblico qualificato;
se non ritengano che vi siano profili di danno erariale da segnalare alla competente procura in ordine alle risorse pubbliche erogate al CoRiLa per svolgere una attività che poi si è rilevata inutilizzabile.
VANIN OriettaPAVANELLI Emma
CROATTI Marco PELLEGRINI MarcoDE LUCIA DanilaCATALFO NunziaDI GIROLAMO Gabriella