
(AGENPARL) – mar 19 luglio 2022 ALL’HELPCODE SUMMER CAMP LE BAMBINE E I BAMBINI UCRAINI FUGGITI DALLA GUERRA
“IMPARARE A VIVERE, NON SOLO SOPRAVVIVERE, IN QUESTO PAESE CHE È LA NOSTRA CASA”
Matteo Cavalleroni, Segretario Generale di Helpcode: “Helpcode si è subito adoperata per portare la propria esperienza ed il proprio contributo alla crisi in Ucraina. Oltre all’Italia, dove stiamo promuovendo percorsi di accoglienza e di integrazione per bambini e famiglie, siamo operativi anche nei paesi direttamente toccati dal conflitto, dove oggi Helpcode segue un delicato progetto di supporto psicologico dedicato ai profughi ucraini in ingresso al confine slovacco ed ha un presidio a Kiev”.
Genova, 19 luglio 2022 – Sono ripartiti, presso l’IC di Teglia a Genova, i centri estivi realizzati da Helpcode dedicati a bambine e bambini della scuola primaria e resi gratuiti per tutti i bimbi ucraini rifugiati, ai quali viene offerto un ambiente accogliente e inclusivo in cui socializzare con gli altri coetanei ed imparare le prime basi della lingua italiana. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto P.A.C.E. – Percorsi Di Accoglienza Comunitaria Nei Contesti Educativi, che l’Organizzazione promuove sul territorio genovese con l’obiettivo di garantire a questi bambini, già traumatizzati e sradicati dalla loro realtà quotidiana, un inserimento sociale quanto più accogliente e graduale, capace di restituire loro un senso di sicurezza e protezione, essenziali per il loro benessere.
Oltre al gioco e al supporto nello svolgimento dei compiti per le vacanze, i centri estivi di Helpcode prevedono anche diversi laboratori ludico-espressivi, messi in campo da operatori bilingue, volti a favorire percorsi di integrazione e di apprendimento. Le attività laboratoriali sono infatti caratterizzate da quattro aree tematiche che, di settimana in settimana, spazieranno fra i temi dell’inclusione, della scienza, dei diritti e della sostenibilità ambientale. Tra queste: “Stop ai pregiudizi”, laboratori che hanno l’obiettivo di sensibilizzare i piccoli alla scoperta delle differenze, in un’ottica di integrazione ed inclusione sociale; “STEM – Geni all’opera!”, laboratori dedicati alla scienza che prevedono, in particolare, attività di coding unplugged, robotica educativa, tinkering creativo, esperimenti scientifici ed esplorazione dei fenomeni della natura; “Planet! Un mondo da salvare”, laboratori sul tema della sostenibilità ambientale e alimentare, volti a promuovere scelte responsabili per la tutela del pianeta; “Il giro del mondo con Helpcode”, alla scoperta di storie provenienti da diverse parti del mondo e giochi tipici, con laboratori dedicati al tema dei diritti.
“I centri estivi rappresentano un supporto fondamentale per la socializzazione spontanea dei bambini e favoriscono, in particolare, i percorsi di integrazione di tutti quei piccoli rifugiati fuggiti dalla guerra in Ucraina – spiega Alessandro Bartoletti, Responsabile progetti Italia di Helpcode – Abbiamo scelto di dedicare a ogni settimana un tema diverso, utilizzando anche metodologie di ‘peer to peer education’, che sono formidabili strumenti per rendere protagonisti i bambini in un percorso di conoscenza reciproca e di scambio, in cui la spontaneità del rapporto tra pari, mediato attraverso attività ludiche condivise, possa restituire momenti di serenità ai minori accolti ed essere volano per una socializzazione efficace e sviluppata in maniera armoniosa e non ulteriormente traumatica”.
UN PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE PER LE FAMIGLIE UCRAINE ACCOLTE A GENOVA
Dall’inizio della guerra in Ucraina sono stati oltre 116 mila i profughi entrati nel nostro Paese, di cui 60 mila donne, oltre 13 mila uomini e oltre 39 mila minori[1](#_ftn1). Gli arrivi riguardano principalmente bambine e bambini spesso accompagnati dai propri familiari, da educatori nel caso di bambine/i in istituto o da minorenni separati, accompagnati da figure adulte a cui sono affidati nel viaggio, finalizzato al ricongiungimento con i parenti in Italia. In particolare, a Genova, sono circa 4200 le persone accolte fino ad oggi, inclusi 491 minori[2](#_ftn2). Queste persone sono state costrette ad abbandonare improvvisamente le loro abitazioni, nella maggior parte dei casi distrutte dai bombardamenti, e sono fuggite nella speranza di trovare salvezza altrove, spesso senza risorse.
Proprio com’è successo anche alla famiglia di Levgenia, mamma di Bogdan, un bambino di 8 anni che frequenta i centri estivi di Helpcode: “Sappiamo che la guerra sarà lunga e che per ora non abbiamo speranza di tornare a casa. Nostro figlio Bodgan comincerà la scuola a settembre e il campo estivo di Helpcode lo sta aiutando moltissimo nel percorso di integrazione e socializzazione con gli altri bimbi della sua età. È un supporto fondamentale per permettergli di inserirsi nel sistema italiano e comprenderne le regole. Prima si adatterà alla vita in questo nuovo contesto, a comunicare con bambini e adulti italiani, più facile sarà per lui integrarsi a scuola e in generale con l’ambiente circostante. Sappiamo che dobbiamo considerare l’opzione di dover rimanere qui, ma dobbiamo anche imparare a vivere qui, non solo sopravvivere, per provare a restituire ai nostri figli una quotidianità come quella che avevamo a casa”.
COME PARTECIPARE AI CENTRI ESTIVI PROMOSSI DA HELPCODE
UN AIUTO PSICOLOGICO AI RIFUGIATI UCRAINI FUGGITI IN SLOVACCHIA
A causa della guerra, centinaia di migliaia di civili in fuga hanno trovato riparo nei paesi vicini. In particolare, al 12 luglio, i rifugiati ucraini che hanno attraversato i confini slovacchi erano 589.147[3](#_ftn3). Queste persone portano con sé l’enorme trauma derivante dall’esperienza bellica: hanno perso familiari e amici, hanno dovuto abbandonare le proprie case ridotte in macerie, hanno affrontato situazioni in cui erano in pericolo di vita, per poi ritrovarsi in paesi stranieri sopraffatte dalla paura e dall’insicurezza, spesso senza risorse e cibo. La guerra lascia ferite invisibili che hanno bisogno di attenzione e cura, per questo Helpcode ha stretto una collaborazione con l’ong slovacca IP?ko per sostenere un progetto di supporto psicologico rivolto ai rifugiati ucraini fuggiti in Slovacchia dagli orrori del conflitto. L’obiettivo del progetto, finanziato da Care US, è quello di offrire un primo aiuto psicologico professionale attraverso interventi di prima risposta e di supporto nella gestione dello stress post traumatico. Insieme agli esperti dell’IP?ko Emergency Crisis Intervention Team, viene fornita un’assistenza psicosociale completa ai valichi di frontiera (Vyšné Nemecké, Ub?a, Ve?ké Slemence), ma anche nei centri di accoglienza più grandi (Michalovce e Košice), nei rifugi temporanei, nelle strutture statali e nelle varie parti del paese dove questa non viene garantita.
OLTRE 60 MILA INTERVENTI DI SUPPORTO PSICOLOGICO DALL’INIZIO DELLA GUERRA