
(AGENPARL) – gio 14 luglio 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=N1%3dE8N2P_6uew_G5_4xgt_DC_6uew_F0mYBUuf.sGmFzM2.03G_4xgt_DCt_Lczd_VrO2F.mP4R_4xgt_DC_6uew_G0rBz_Lczd_WpM_6uew_F0_4xgt_DC8SrfzG_4xgt_EA2SsA._6uew_G80N4X0-CEdr_Oewb_Zr7-_4xgt_E8EFo.D-_6uew_FZ0_Oewb_ZrJ2_Oewb_YJK0gK-AmYz_Lc5m8ozd_Wme-tSoaz_Lczd_WpW8K0uQpY%260%3dEVLXMc%26p%3dJ9M80F.HqQ%26wM%3dGdGV%26x%3dX%262%3dWFYN%26I%3dEdKa%266%3dXMWLYFdGYE&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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Giovedì 14 Luglio 2022 – San Camillo De Lellis, sacerdote fondatore dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi
Chi pasa Po pasa Dora
Siccità: anche l’Europa riconosce l’emergenza
Dopo il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo italiano, anche l’Europa ha preso coscienza della grave situazione in corso nel nostro Paese: lo ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che, nel suo ruolo di capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni presso l’Ue, ha preso parte al dibattito sulla siccità svoltosi al Parlamento europeo in occasione della seduta plenaria.
L’Europarlamento ha riconosciuto la gravità e l’urgenza della situazione e questo primo passo rappresenta il presupposto per la richiesta di accesso al Fondo di solidarietà internazionale.
Inoltre, l’Ue e il Governo italiano si sono impegnati a inserire sostegni specifici nel Fondo per lo sviluppo e la coesione, sia per l’ammodernamento delle reti idriche urbane, su cui è necessario intervenire per contrastare spreco e dispersione dell’acqua, sia per la realizzazione di piccoli invasi in grado di prevenire e attenuare in futuro emergenze come quella attuale, con danni pesanti alle colture.
“Parallelamente – ha aggiunto il presidente – dobbiamo agire per evitare queste situazioni. È paradossale che in autunno chiediamo uno stato d’emergenza per le alluvioni e in estate uno per la siccità. Questo vuol dire che c’è una ripetitività degli eventi meteorologici che, insieme all’Unione Europea, abbiamo il dovere di affrontare e prevenire. Non dimentichiamo che oggi 5 Regioni hanno ottenuto lo stato di emergenza ma il fenomeno si estende. La portata d’acqua del Po è diminuita del 70% per cui occorre innanzitutto ristorare gli agricoltori, già sottoposti ad una pressione enorme”.
Prosegue la definizione degli aiuti per i comparti zootecnici in crisi
Nei giorni scorsi il Mipaaf ha prodotto due schemi di decreti ministeriali: il primo riguarda i sostegni per alcuni comparti zootecnici in crisi, mentre il secondo gli aiuti eccezionali di adattamento in favore dei produttori del comparto zootecnico per i danni indiretti conseguenti al conflitto Russo-Ucraino.
Per il sostegno dei comparti zootecnici in crisi lo stanziamento previsto è di 80 milioni di euro, distribuiti in questo modo: filiera suinicola, 40 milioni di euro; filiera delle carni bovine di età inferiore agli 8 mesi, 4 milioni di euro; filiera bovini di razze autoctone in contratti di filiera di tipo privatistico o in SQN, 5 milioni di euro; filiera ovicaprina, 11 milioni di euro; filiera cunicola, 3 milioni di euro; filiera galline ovaiole, 6 milioni di euro; filiera tacchini, 5 milioni di euro; filiera polli, 4 milioni di euro; filiera avicola imprese di trasformazione, incubatoi e centri di imballaggio uova, 2 milioni di euro.
Gli aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti conseguenti al conflitto Russo-Ucraino hanno invece una dotazione di circa 144 milioni di euro. I sostegni sono destinati alle filiere delle vacche da latte, bufale, vacche a duplice attitudine e i capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e i 24 mesi e sono destinati agli agricoltori che perseguono l’obiettivo di adottare metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e del clima.
Confagricoltura chiede il rinnovo del credito d’imposta per il carburante agricolo.
Il 7 luglio scorso è stato approvato dalla Camera il Decreto Legge 50/22 (DL Aiuti), il provvedimento dovrà ora essere approvato dal Senato, probabilmente senza modifiche, entro sabato 16 luglio.
Nel Decreto manca tuttavia la proroga per i mesi estivi della misura che da gennaio a marzo 2022 ha previsto la possibilità di usufruire del credito d’imposta sui carburanti destinati ai mezzi agricoli.
Confagricoltura prima della votazione aveva presentato una richiesta esplicita al Governo perché anche il settore agricolo potesse beneficiare delle agevolazioni sui carburanti anche per i mesi estivi, dal momento che il prezzo del gasolio oggi è quasi raddoppiato rispetto a un anno fa e che il credito d’imposta per il primo trimestre non ha avuto un impatto molto significativo per le ridotte attività agricole e l’uso delle rimanenze dell’anno precedente.
Per contro, con l’acuirsi della siccità gli agricoltori sono stati costretti a intensificare gli interventi di lavorazione del terreno e di recupero dell’acqua. L’aumento del prezzo gasolio ha messo a rischio le trebbiature, i raccolti e ostacolato le irrigazioni.
Per queste ragioni è stato sollecitato un nuovo provvedimento specifico per il settore agricolo, che consenta di estendere l’agevolazione almeno fino alla fine dell’anno.
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