
(AGENPARL) – mer 13 luglio 2022 HOW TO SPEND IT
PRONTI A PARTIRE
Visitare luoghi per rigenerarsi e lasciarli migliori di come li abbiamo trovati
Mete oltre l’impattozero
e turismo trasformativo, per i globetrotter
In edicola il 15 luglio con Il Sole 24 Oreil nuovo numero dedicato alle vacanze
Il numero è sostenuto da una campagna carta, digital e social sui media del Gruppo 24 Ore
C’è chi intende le vacanze principalmente come riposo. Chi invece mette al primo posto il divertimento. Chi le aspetta come occasione per ritrovare il tempo dell’amicizia o della famiglia o dell’amore. Chi ha per obiettivo la scoperta di posti nuovi ed esperienze mai provate. Chi chiede invece conferme e il piacere di ritrovarsi. Ci sono tanti modi di viaggiare e ciascuno corrisponde a un desiderio e a un periodo particolare della propria vita.
Il nuovo How to Spend it, in edicola con il Sole 24 Ore da venerdì 15 luglio, si propone di fare le valigie insieme ai suoi lettori e girare il mondo alla ricerca delle più belle destinazioni di natura, arte, avventura, cibo, cultura. Girare intorno il mondo, dal punto più alto al più sommerso. Per chi ha sempre la valigia in mano, le migliori destinazioni ad alta quota e nel blu. Dalla barriera corallina del Belize ai resort delle Cicladi. Gli indirizzi che declinano tutte le tonalità dell’estate.
Ogni buon esploratore ha le sue mappe: i punti di cardinali di questo numero di luglio sono quattro.
Il primo si chiama turismo rigenerativo: un nuovo modo di viaggiare, oltre l’impatto zero. Si va alla ricerca di luoghi che rigenerano, lasciandoli migliori di come li si sono trovati. Dal deserto dei Nabatei a quello del Gobi, passando per il lago Kivu, in Rwanda, una selezione di soggiorni in perfetta armonia con il paesaggio e con la natura. Non solo eco-resort, ma yurte, suite modulari, capanne che integrano benessere, musica, yoga, conoscenza e condivisione del territorio e delle tradizioni di chi lo abita. Si passeggia sotto le stelle, si cena intorno al fuoco, ci si unisce alle spedizioni dei pescatori locali, si fanno esplorazioni faunistiche e paleontologiche. I dati parlano chiaro: il numero dei viaggiatori che vuole puntare sulla sostenibilità e che pone al centro la tutela dei luoghi incontaminati aumenta del 15 per cento anno su anno.
Il secondo punto cardinale è l’esperienza, intesa come immersione sensoriale. Grande spazio, dunque, al viaggio inteso come esplorazione del gusto. E’ in questa direzione che viene presentato un inedito itinerario dall’Europa all’Asia alla ricerca del quinto sapore, l’umami. Antichissimo, ma riconosciuto solo nel 1985, lo sperimentiamo nella cucina giapponese, nelle ostriche danesi, nei pomodori nostrani in un tour enogastronomico, accompagnato da cuvée e orange wines. Non meno originale, per i globetrotter gourmet, la mappa dell’alta cucina pop up: ristoranti itineranti, da Ibiza a Los Angeles, che quest’estate regalano un modo originale di combinare menu, location e intrattenimento. Occasioni per una, una sola, sera dove l’ingrediente essenziale è l’inaspettato e dove la ristorazione effimera si traduce in laboratorio di idee e atmosfere. Con una vocazione: qui e ora, e mai più.