
(AGENPARL) – lun 11 luglio 2022 “È bene che il centrodestra si interroghi sulle diverse mancanze evidenziate nella campagna elettorale di Latina, come la coerenza dell’impegno preso di sostenere Vincenzo Zaccheo e la sfiducia all’insediamento di Coletta. Ho creduto davvero alla candidatura di Zaccheo, come figura in grado di raccogliere i consensi dell’elettorato moderato. Ed ho sempre insistito sul fatto che l’ormai decaduto sindaco di Latina non avrebbe realizzato nulla di costruttivo. Né avrebbe apportato miglioramenti alla vita sociale ed economica della seconda città del Lazio. Ed avevo ragione. L’amministrazione Coletta si è dimostrata completamente scollegata dalla realtà e dal territorio anche quando il Tar ha confermato, con la sentenza di venerdì, irregolarità nel processo elettorale, dichiarandosi ‘sorpresa’. Il gioco dello struzzo che nasconde la testa sotto terra. Una interrogazione al Ministro Lamorgese non cancella dieci mesi di immobilismo, il fatto che il sindaco parli di ‘vari riposizionamenti nel centro destra’ rappresenta uno sferzante delirio di onnipotenza. Vorrei infine tranquillizzare il primo cittadino sul fatto che la fase di stallo che tanto lo preoccupa non può essere peggiore dell’incubo che noi cittadini viviamo sin dal suo insediamento. Inoltre, è la sua scelta di presentare ricorso al Consiglio di Stato a prolungare l’agonia”. Lo afferma la senatrice pontina Marinella Pacifico (Coraggio Italia, Gruppo Misto) commentando la decisione del sindaco Coletta di presentare ricorso al Consiglio di Stato.