
(AGENPARL) – ven 08 luglio 2022 ISTAT (UGL): “ATTRATTIVITÀ SALARIALE DEL PUBBLICO IMPIEGO ELEMENTO DI FRENO PER LO SVILUPPO DEL PAESE”
“L’analisi dell’ultimo rapport Istat, presentato oggi a Roma, della Pubblica Amministrazione restituisce una fotografia che continua ad essere preoccupante”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i segretari UGL Funzione Pubblica, Alessandro Di Stefano, e dell’UGL Autonomie, Ornella Petillo.
“Il numero e le caratteristiche socio-demografiche dei dipendenti pubblici con la riduzione di 200 mila unità negli ultimi 20 anni, dovuto soprattutto blocco delle assunzioni e delle riforme pensionistiche, rende più complessa l’attuazione delle grandi sfide di riforma del Paese. L’età media degli impiegati pubblici è aumentata di sei anni nell’ultimo decennio. Inoltre, nel settore pubblico italiano si riscontra la maggiore incidenza di lavoratori con oltre 55 anni e la più bassa di quelli con meno di 35 anni. Lo dichiarano I segretari”.
“È importante rilevare il dato sul l’analisi del livello generale del capitale umano del pubblico impiego, che risulta essere relativamente elevato con il 42,5% dei dipendenti pubblici con titolo di studio universitario, rispetto al settore privato, dove l’incidenza si ferma al 18 per cento. Altre criticità potranno essere colmate con il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano nella Pubblica Amministrazione, nel quale sono previsti investimenti per l’accrescimento delle competenze manageriali e formative”.
“Ma non bisogna trascurare dei fattori che l’UGL ha sempre sottolineato e che trovano conferma dai vari elementi che ci ha fornito questo ultimo rapport Istat: in primo luogo una forte eterogeneità anche nell’ambito formativo, tra le varie amministrazioni, associata il più delle volte alle loro caratteristiche dimensionali, ma soprattutto l’analisi in merito all’attrattività salariale del pubblico impiego, in particolare per il personale qualificato, potrebbe in alcuni casi rappresentare un elemento di freno per il piano di assunzioni di personale con competenze di alto livello, previsto dalla modernizzazione”, affermano in conclusione Di Stefano e Petillo.
Roma, 8 luglio 2022