
(AGENPARL) – mar 05 luglio 2022 OBBLIGO MASCHERINE TPL, MILLOCH (UGL): “BENE PREVENZIONE, MA CON BUON SENSO. A SALVAGUARDIA DEL PERSONALE”
“Considerato il caldo straordinario che l’intera Penisola sta subendo in queste ultime settimane ed in previsione della lunga estate che ci aspetta, la nostra attenzione e preoccupazione tornano a concentrarsi, ancora una volta, sulle indicazioni per la prevenzione della salute nella diffusione da contagio del Covid 19”.
Così in una nota Fabio Milloch, segretario nazionale UGL Autoferrotranvieri.
“Pur rispettando la necessità di tutelare e proteggere la salute di utenza e lavoratori del trasporto pubblico locale, oggi, con l’obbligo della mascherina FFP2 durante l’esercizio, ci troviamo di fronte ad un problema di notevole gravità: la maggioranza dei mezzi di superficie del tpl non ha dispositivi di climatizzazione che permettano temperature sostenibili all’interno della vettura, il microclima che si crea è, spesso, decisamente insostenibile. Alte temperature, con ricircolo di aria insufficiente, insieme alla rifrazione del vetro della cabina diventano fattori critici per l’incolumità del conducente, specie se coincidenti con l’obbligo di indossare la mascherina durante il servizio di guida. Per questo motivo, senza voler entrare nel merito della discussione sul perché i dispositivi vengano obbligati in alcuni settori ed in altri no, siamo fortemente contrari alle indicazioni governative sul tema: chiediamo, quindi, con forza che agli autoferrotranvieri venga riconosciuta a pieno la professionalità e la coscienza sempre dimostrate. L’esempio è emblematico: se durante l’intera pandemia questi lavoratori hanno responsabilmente garantito il diritto alla mobilità, anche a discapito della propria salvaguardia personale, indossando (specie nel primo periodo) dispositivi di fortuna o addirittura nessuna protezione, chiediamo che oggi possano responsabilmente scegliere, laddove ci siano le accortezze di sicurezza minime ed opportune, quali siano le condizioni migliori di lavoro, senza esporre inutilmente la propria salvaguardia e quella dell’utenza ad accadimenti che potrebbero succedere, con gravissime conseguenze, come il malore di un autista in guida. Chiediamo, d’altro canto, che vengano valutate misure diverse a garanzia degli operatori del tpl, come la separazione della zona di guida con l’esclusione della porta anteriore, insieme al maggior distanziamento con l’utenza”.
“E’ assolutamente opportuno – conclude Milloch – che ci si preoccupi di assumere decisioni, coinvolgendo le categorie, che possano salvaguardare complessivamente la salute di chi lavora, sicuramente congiurando il pericolo da diffusione del Covid 19, ma contemporaneamente valutando anche tutti gli altri rischi connessi alla mansione, specie in questo periodo”.
Roma, 5 luglio 2022