
(AGENPARL) – lun 04 luglio 2022 MARMOLADA. EUROPA VERDE: IMMORALE INAZIONE GOVERNO CHE ERA A CONOSCENZA DA INIZIO ANNO DEL DISASTRO CLIMATICO CHE SI SAREBBE CONCRETIZZATO IN QUESTE SETTIMANE
“Una massima di 16,8°C e una minima di 8,1° gradi: sono queste le temperature che hanno portato al drammatico crollo del ghiacciaio della Marmolada, l’ennesima tragedia annunciata. È intollerabile che di fronte al cambiamento climatico ci sia un’immorale inazione del governo nella lotta al cambiamento climatico, un Governo che ha istituito un Ministero della Transizione Ecologica senza però riuscire a varare neanche l’atto più urgente per affrontare il riscaldamento globale: un piano di adattamento ai cambiamenti climatici”.
Così in una nota i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che spiegano: “La crisi climatica che leggiamo ormai giornalmente su tutti i quotidiani non può più essere ignorata: sono anni che, sottoponendo all’attenzione pubblica i report degli scienziati dell’IPCC, continuiamo a ripeterlo. Ed è da tempo che i ricercatori delle Università di Basilea e Losanna avevano fatto notare l’inverdimento dell’arco alpino e la perdita di importanti quantità di neve. Secondo il Consiglio nazionale dei geologi, la Marmolada è arretrata di 30 metri sono negli ultimi due mesi, con cedimenti evidenti anche del permafrost”.
“Da inizio anno, il Governo era stato informato da report scientifici, tra cui anche quello della UE del marzo 2022, del disastro siccità che avremmo subito a partire dal mese di maggio ma non ha fatto nulla! Di fronte a tutto questo, non ci sono rinvii possibili: mentre un nostro esposto è già depositato alla Procura della Repubblica per far luce sui ritardi che hanno causato la tragedia di ieri, bisogna muoversi rapidamente verso la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, limitando le fonti fossili e progettando un arcipelago di nuove tecnologie rinnovabili, dal fotovoltaico, all’eolico, all’idroelettrico. Perché il modo migliore che abbiamo di proteggerci, – concludono Bonelli ed Evi, – è realizzare davvero la conversione ecologica”.
GIANFRANCO MASCIA