
(AGENPARL) – lun 04 luglio 2022 Cordialmente
Casa Internazionale delle Donne di Roma
Comunicato stampa
Ius Scholae, Parlamento approvi riforma necessaria e urgente
Cossutta: “Riconoscere subito pari diritti a tutti i bambini e le bambine”
La riforma della cittadinanza, con l’introduzione dello Ius Scholae, in discussione in questi giorni in Parlamento, non è solo necessaria, ma è urgente. Sono troppi anni che ragazze e ragazzi, nati da genitori stranieri in Italia o arrivati da piccolissimi nel nostro Paese, studentesse e studenti delle nostre scuole, presenti in tutti i luoghi della socialità, attendono una risposta dalle istituzioni in termini di diritti e possibilità di sentirsi pienamente parte delle proprie comunità. La Casa Internazionale delle Donne è dalla parte degli oltre 800mila minori che sono cresciuti e hanno studiato in Italia e che, grazie allo Ius Scholae, potranno finalmente ottenere la cittadinanza prima della maggiore età.
“Non c’è più tempo- sottolinea la presidente della Casa Internazionale delle Donne Maura Cossutta- Il Parlamento ha il dovere morale di mettere da parte le divisioni e non bucare, anche stavolta, l’appuntamento con il cambiamento, che è sotto i nostri occhi da almeno tre decenni e che per troppo tempo è stato rimandato e invisibilizzato da chi continua a soffiare sul fuoco dell’odio verso le persone straniere e migranti. È ora di garantire e riconoscere pari diritti, possibilità di accesso e dignità a tutte le bambine e i bambini che vivono nelle nostre città e nei nostri territori e già portano con sé la promessa di un futuro senza barriere né discriminazioni, rafforzando le fondamenta della nostra democrazia. Le polemiche e i tentativi di ostruzionismo a cui stiamo assistendo in questi giorni sono inaccettabili e potrebbero portarci a ripetere gli stessi errori del passato. Le bambine e i bambini nati da genitori stranieri quando in Italia si dibatteva – purtroppo a vuoto – di ius soli, infatti, hanno ottenuto la cittadinanza solo una volta compiuti i 18 anni, proprio a causa dell’inerzia della politica. Facciamo appello alle forze parlamentari affinché non succeda più e si prenda atto con questa legge di una realtà che già esiste e arricchisce da anni la nostra società”, conclude Cossutta.