
(AGENPARL) – sab 02 luglio 2022 L’UCRAINA PROTAGONISTA AL SUMMIT DI SORRENTO
“VERREMO A KIEV APPENA POSSIBILE”
L’annuncio del Segretario generale UNWTO. Piantato nel giardino dell’Hilton il limone della pace. Gesto simbolico ma carico di emozione. Come emozionante è stata l’esibizione del coro nazionale popolare Veryovka
Zurab Pololikashvili, Segretario generale dell’UNWTO, guarda al futuro e alla speranza di pace condivisa dai 130 ragazzi di 60 Nazioni presenti a Sorrento nell’ultimo giorno di lavori del vertice, e annuncia che, appena possibile, il summit farà tappa a Kiev. Non poteva esserci conclusione migliore, con il coro nazionale popolare ucraino Veryovka diretto da Igor Kyrilov e condiretto dal figlio di Sofia Loren, Carlo Ponti jr. Il coro nazionale Veryovka è un ensemble fondato nel 1943 dal suo primo direttore Grigory GuriyovychVeryovka e il suo repertorio comprende epiche canzoni cinquecentesche, le tipiche scene corali umoristiche popolari ma anche testi, canti e balli rituali eseguiti in occasione di matrimoni, feste familiari e del raccolto ed i canti natalizi. Nei suoi programmi concertistici il coro annovera anche i tesori di popoli di tutto il mondo, composizioni originali in cui musica, canto e danza si fondono. L’ensemble spazia dall’etnia e dal folklore agli arrangiamenti a cappella classici e a brani originali scritti da compositori contemporanei. La serata ha inevitabilmente richiamato la tragedia della guerra. Non a caso la parola pace è quella maggiormente risuonata nel corso della cinque giorni. Tanto che, in occasione della chiusura, l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, insieme ai ragazzi protagonisti del summit ha voluto piantare nei giardini dell’Hilton, il luogo dove si è svolto l’evento, un limone, simbolo di Sorrento. Un gesto simbolico che ha però un significato profondissimo: il limone che, per un giorno, prende il posto del ramoscello di ulivo.
Si chiude così il primo Global Youth Summit Tourism in cui 130 ragazzi di 60 Nazioni hanno simulato una seduta dell’Assemblea generale UNWTO e hanno quindi firmato l’Appello di Sorrento, l’Appello delle 3 P. Per le persone, si chiede con forza di salvaguardare i diritti umani, soprattutto delle persone con disabilità, attraverso strategie e politiche turistiche adeguate. Per il pianeta, vengono invece segnalate le questioni dello spreco alimentare, dell’inquinamento da plastica, della mitigazione dei cambiamenti climatici e della conservazione della biodiversità. Infine, per la prosperità, i giovani partecipanti chiedono di ridurre la povertà, migliorare le competenze digitali e creare maggiori opportunità di lavoro. “Con quest’Appello -afferma Zurab Pololikashvili, Segretario generale dell’UNWTO- i nostri ragazzi hanno posto le basi per un ragionamento complessivo che guardi al futuro, hanno dato una scossa a chi prende le decisioni e hanno dimostrato di essere all’avanguardia in un tema che è anche collante fra i popoli”. “Il turismo sostenibile -aggiunge Alessandra Priante- è la chiave che aprirà le porte del futuro ed è anche strumento di pace. Lo abbiamo visto anche in questi giorni: la conoscenza di culture e tradizioni diverse, che si ottiene solo viaggiando, permette di incrociare gli sguardi e di annullare le differenze. Una ricchezza inestimabile che dobbiamo spendere, accettando i suggerimenti delle nuovegenerazioni”.
Una generazione, la generazione Z che, in una ricerca diffusa nel corso del summit, ha espresso una forte capacità di recupero e il desiderio di riprendersi con maggiore fiducia rispetto ai coetanei più anziani quando si guarda al futuro. “I sogni -continua la Priante- non possono essere facilmente annebbiati per questi ragazzi che dimostrano ancora una volta la propria resilienza”. L’impatto emotivo del Covid-19 su di loro è stato complessivamente contenuto. Oltre un quarto dei maschi intervistati ha poi dichiarato di aver migliorato, nel corso della pandemia, i propri rapporti sociali, mentre meno di un quinto delle donne ha fatto un’affermazione simile. “Ma la socialità fra i giovani resta di certo l’elemento più importante. Non a caso la ricerca evidenzia come solo un quarto di loro era, diciamo così contento, di seguire le lezioni online -spiega la Priante”. Otto ragazzi su dieci, soprattutto le donne, credono infine che sia ormai necessario cambiare il proprio stile di vita. Cosa fare? Ridurre il consumo di carne e di plastica, non sprecare e partecipare attivamente alla vita comunitaria e politica. Ma non solo: “La ricerca -conclude Priante- evidenzia una cosa bellissima, evidenzia che i nostri giovani stanno cambiando il modo di fare turismo, puntando su viaggi sostenibili. Più di un terzo degli intervistati sta già acquistando pacchetti di questo tipo, al di là dei costi. Una sensibilità che, ne sono certa, aumenterà nei prossimi anni perché i nostri giovani sono più attenti di noi alle opzioni di mobilità a emissioni zero, agli alloggi a basso impatto ambientale e soprattutto al cibo biologico”.
MASSIMILIANO NICCOLI