(AGENPARL) – TRIESTE ven 01 luglio 2022 Dopo due anni tornano gli spettacoli dal vivo per 5 kermesse
internazionali
Udine, 1 lug – “Uno dei bei ricordi della mia infanzia lombarda
è legato al folklore della nostra regione. Tutti gli anni i
danzerini di Aviano si esibivano a Milano all’allora Pala Lido:
mia mamma prenotava i biglietti e seguivamo lo spettacolo. Il
fatto che la tradizione continui ancora e non si sia mai
interrotta è un segno del fortissimo legame che la nostra regione
ha con la cultura e le proprie comunità; perché il folclore è
fatto di radici e fa parte di quelle forme d’arte tramandate per
secoli, oggi parte del vasto patrimonio culturale immateriale del
Friuli Venezia Giulia”.
Ha iniziato così il suo intervento l’assessore regionale alla
Cultura, Tiziana Gibelli, che stamani ha preso parte
all’illustrazione della stagione 2022 dei cinque Festival
internazionali del folclore del Friuli Venezia Giulia, edizione
della ripartenza (7 luglio-28 agosto), presentata nel palazzo di
Udine della Regione, alla presenza dal presidente dell’Unione
gruppi folcloristici del Friuli Venezia Giulia, Claudio Degano,
dei presidenti delle associazioni che li organizzano
singolarmente e di una rappresentanza dei danzerini in costume
tradizionale.
“Tutto il complesso di saperi che ci tramandiamo di generazione
in generazione fa sì che oggi tutti possiamo godere di questo
patrimonio così ricco, e non soltanto in ambito culturale. Un
patrimonio che ci riempie d’orgoglio e ci dà un senso di
appartenenza importante, soprattutto nei momenti difficili – ha
detto Gibelli -. La popolazione del Friuli Venezia Giulia è
riuscita a risollevarsi tutto sommato in breve tempo dalla
sciagura del terremoto del 1976 perché questa è una terra di
persone operose, che si sono subito date da fare, rimboccandosi
le maniche”.
“Gli stessi valori e la stessa forte volontà di superare le
difficoltà l’abbiamo mostrata di recente, durante la pandemia,
anche per l’ambito culturale e sportivo: in quel difficile
periodo la Regione ha fortemente sostenuto gli operatori di
questi due settori ma sono stati fondamentali il loro rigore e la
loro lungimiranza nella gestione del bilancio. Si sono dimostrate
realtà dalle solide fondamenta, capaci di operare grazie al
sostegno pubblico ma anche grazie alla ricerca di mecenati, con
l’Art Bonus, e a sponsor privati” ha aggiunto Gibelli,
sottolineando il valore economico della cultura, capace di dare
lavoro a migliaia di persone nella nostra regione, oltre a
costituire un significativo valore sul Pil.
Le cinque kermesse sono il Festival del folclore giovanile
regionale, Folklorama, il Festival internazionale del folkore di
Aviano e Piancavallo, il Festival dei cuori di Tarcento, il
Festival mondiale del folklore “Castello di Gorizia”; il
cartellone dettagliato di ognuno è consultabile sul sito
http://www.ugf-fvg.org.
I danzerini che animeranno le manifestazioni provengono da Friuli
Venezia Giulia, Bulgaria, Montenegro, Slovacchia, Treviso,
Serbia, India e Spagna, Nuova Zelanda, Uruguay, Croazia,
Colombia, Albania, Botswana, Brasile, Georgia, Austria e Italia.
ARC/PT/ma
Fonte/Source: http://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?nm=20220701153937006&dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&WT.ti=Cultura:%20Gibelli,%20Festival%20folklore%20sono%20ricco%20patrimonio%20immateriale&WT.cg_n=Rss&WT.rss_f=Notizie%20dalla%20Giunta&WT.rss_a=Cultura:%20Gibelli,%20Festival%20folklore%20sono%20ricco%20patrimonio%20immateriale