
(AGENPARL) – ven 01 luglio 2022 CARTOGRAFIA GEOLOGICA E GEOMORFOLOGICA
ATTILIO SULLI (UNIPA): LA PROFESSIONE DEL GEOLOGO NON È ASSOLUTAMENTE IN CRISI, I LAUREATI IN GEOLOGIA TROVANO LAVORO IN TEMPI BREVISSIMI
Palermo, 1 luglio 2022,
“Frane sismoindotte”, più specificatamente frane che ti attivano in concomitanza o immediatamente dopo terremoti anche di modesta o media entità, è il focus del convegno che si è tenuto oggi a Palermo, presso ilDipartimento di Scienze della Terra e Del Mare, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, dalla Fondazione Centro Studi del CNG, e dall’Ordine dei Geologi della Sicilia in collaborazione con lo stesso Dip. di Scienze della Terra e del Mare di UNIPA ed il Corso di Laurea in Scienze Geologiche, e con il patrocinio dell’ISPRA, dell’Autorità di Bacino e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile.
Accademici, professionisti e tecnici delle Istituzioni pubbliche, si sono incontrati per discutere sulle applicazioni geologiche che riguardano la pianificazione territoriale, la gestione dei rischi e lo sfruttamento delle risorse naturali, sulla base di un comune strumento di lavoro: la ‘‘Cartografia Geologica e Geomorfologica’’.
A sostegno di tale necessità interviene il Prof. Attilio Sulli, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Del Mare, DiSTeM, secondo il quale ‘‘la carta geologica costituisce il prodotto della conoscenza aggiornata e scientifica di elevata qualità, uniforme su tutto il territorio e basata su tecniche scientifiche e rigorose, accompagnata da livelli informativi che permettono di gestire dati geologici e territoriali di varia natura’’.
La cartografia geologica, quindi, nota anche come “la mappa che cambiò il mondo”, assume il ruolo di strumento essenziale di sintesi e comprensione del territorio, delle sue potenziali trasformazioni per effetto di fenomeni naturali, e dell’interazione con l’urbanizzazione e le attività antropiche in genere, e si pone come strumento preliminare ad ogni pianificazione urbanistica per la gestione ordinaria, per la mitigazione dei rischi e per la gestione dell’emergenza.
Il progetto CARG (CARta Geologica), fermo da diversi anni per scelte che hanno azzerato le risorse utili al suo completamento, di recente è entrato nella cosiddetta “nuova fase”, mediante finanziamenti volti ad implementare fino ad almeno il 50% la copertura del territorio nazionale.