
(AGENPARL) – gio 30 giugno 2022 Ius scholae Calabria (FI), da Letta presunzione e accuse inaccettabili
“Le accuse di Enrico Letta a chi si oppone alla legge della sinistra sulla cittadinanza sono inaccettabili e denotano una presunzione e una chiusura al dialogo senza pari. Davvero il Pd pensa che si possa semplificare un tema così complesso attraverso la distinzione tra buoni e cattivi? Un partito serio che si candida finanche a guidare il Paese, può pretendere di affrontare un questione tanto delicata con gli slogan, senza tenere in considerazione le diverse sensibilità in Parlamento? L’impressione è che per la sinistra sia molto meglio, anziché migliorare la legge, non farla proprio e urlare al nemico cattivo e razzista. Siamo fieri di avere degli obiettivi diversi”. Lo dichiara la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. “Chi critica il testo sullo ius scholae non commette eresia: se non si accetta questo presupposto, è impossibile il confronto. E non c’entra nulla la ‘razza’, il punto è scrivere una buona legge, non la legge elettoralmente più vantaggiosa per i Dem. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: vanno evitati automatismi sbagliati, perché la cittadinanza non è uno strumento per l’integrazione ma il culmine di un percorso di integrazione. Se ci si limita a considerare la mera frequenza scolastica, e per soli 5 anni, come vorrebbe il Pd, si rischia di falsificare un progetto che sia davvero legato all’educazione e al nostro sistema di istruzione nazionale. E’ il motivo per cui abbiamo proposto, nel caso di minori stranieri nati in Italia, o arrivati qui da piccoli, la frequenza regolare e la conclusione positiva del primo ciclo di istruzione, che comprende la scuola elementare e la scuola media. Sono 8 anni, in Italia è la scuola dell’obbligo”, conclude.