(AGENPARL) – mer 29 giugno 2022 LUCE CINECITTÀ
presenta
SPAZIO ITALIANO
Dalle origini al Progetto San Marco
un film documentario di
Marco Spagnoli
scritto da Francesco Rea e Marco Spagnoli
narrato da
Vinicio Marchioni
L’avventura italiana nell’esplorazione dell’universo.
Da 90 anni fa al futuro, da una piccola città a Marte.
una produzione e una distribuzione
Luce Cinecittà
Ufficio stampa Cinecittà
Marlon Pellegrini
SPAZIO ITALIANO – Dalle origini al Progetto San Marco
CreditsRegia Marco Spagnoli
soggetto e Sceneggiatura Marco Spagnoli e Francesco Rea
narrato da Vinicio Marchioni
montaggioDavid Paparozzifotografia Niccolò Palomba
musica Max Di Carlo
suono di presa direttaStefano Civitenga
montaggio suonoMarco Furlani
fonico di mix Roberto Cappannelli
conforming digitale e color Ugo Laurenti
vfx e grafica 3D Luigi Cammucaproduzione esecutiva Maura Cosenza
Giovanni Caprara, Bruno Tabacci, Sergio De Julio, Generale Alberto Rosso,
Roberto Somma, Massimo Claudio Comparini, Giovanni Anzidei, Luciano Guerriero
Prodotto e distribuito da Luce Cinecittà
Italia 2021, 54’, Colore, 16:9
Crediti non contrattuali
SPAZIO ITALIANO – Dalle origini al Progetto San Marco
Sinossi
La storia dell’Italia e del suo rapporto con lo Spazio inizia negli anni Trenta: a Guidonia, infatti, viene creata la cosiddetta Città dell’Aria che raccoglie alcuni degli scienziati italiani più preparati rispetto a questioni come la prima camera a reazione. Pur non avendo avuto ancora applicazioni pratiche, le ricerche italiane porteranno, durante la seconda guerra mondiale, a creare Larson, un progetto segreto simile a quello che ha portato Wernher von Braun in America, dedicato solo agli scienziati italiani. Se uno di loro, Edoardo Amaldi, si rifiuterà categoricamente di andare negli USA, diventando così il padre della fisica italiana, un altro, Antonio Ferri, partigiano pluridecorato, verrà convinto da Moe Berg, ex stella del baseball diventato spia poliglotta, ad andare in America, dove darà un contributo fondamentale alla stabilizzazione dell’F1, ovvero il motore di quello che sarà l’Apollo 11, portando l’uomo sulla Luna.
In Italia, invece, il professore della sapienza Luigi Broglio, generale dell’aviazione, prenderà in mano il progetto satellitare italiano, arrivando, grazie ai buoni uffici di Amintore Fanfani, Giorgio La Pira e Enrico Mattei, a creare due progetti: il primo è il lancio del primo satellite italiano chiamato San Marco, terzo dopo URSS e USA nel 1964. L’altro è la creazione di una base di lancio in Kenya a Malindi.
Broglio è stato uno scienziato del calibro di Marconi ed Enrico Fermi, ma quando arriverà la necessità di fare entrare l’industria nella conquista spaziale italiana, preferirà andarsene.
Spazio, la nuova frontiera non solo del cinema americano
di Marco Spagnoli
Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un proliferare di serie televisive e di film legati alla “conquista”, ma soprattutto all’esplorazione dello spazio: questa nouvelle vague di film e serie legati allo Spazio e – in particolare – all’esplorazione dello spazio profondo, però, non è casuale. Il massiccio arrivo di privati come Elon Musk e Richard Branson nel mondo spaziale, la nuova guerra fredda con la Cina e le sue missioni spaziali, hanno chiaramente orientato l’audiovisivo ad una nuova sensibilità politica che considera lo spazio come prioritario e non come mera ricerca. La cosiddetta Space Economy oggi è una realtà ed è per questo che anche in Italia si sta lavorando a mostrare il nostro punto di vista sui viaggi spaziali come mai prima d’ora.
Io stesso, dopo la puntata di ‘Illuminate’ prodotta da Gloria Giorgianni di Anele per Raitre, dedicata ad Oriana Fallaci e intitolata ‘Il lato nascosto della Luna’, interamente incentrato sul rapporto tra la scrittrice fiorentina e lo spazio, e dopo il documentario prodotto da Luce Cinecittà e History Channel, Luna Italiana – Rocco Petrone e il Viaggio dell’Apollo 11, basato sul libro di Renato Cantore, ho voluto tornare ad occuparmi del rapporto tra l’Italia e l’Universo in un film più organico, scritto insieme a Francesco Rea dell’Agenzia Spaziale Italiana con la partecipazione di grandi personalità che hanno fatto la storia de ‘Lo Spazio Italiano’. Prodotto da Luce Cinecittà il film prende le mosse dal 15 dicembre 1964, a bordo di uno scout 4 dalla base statunitense di Wallaps Island in Virginia. Su quel vettore c’è infatti il primo satellite San Marco, e nella sala di controllo a gestire le intere fasi del lancio c’è il team italiano che ha dato vita alla missione. L’Italia diviene così il terzo paese al mondo a mettere in orbita in piena autonomia un satellite, dopo Usa e URSS. Lo spazio italiano viene dunque da lontano,
ma soprattutto guarda lontano. Alla Luna e a Marte ma anche allo spazio commerciale in orbita bassa, mettendo a frutto decenni di ricerca e sviluppo che hanno fatto del nostro paese uno dei pochi al mondo a possedere le capacità dell’intera filiera spaziale, dal vettore al satellite o struttura spaziale da mettere in orbita, sonda da inviare nello spazio profondo.
Un’avventura italiana fatta di genio e intuizione, umanità e passione che ha portato il nostro paese (nella realtà e non nella fantascienza) ad essere un grande protagonista dell’esplorazione spaziale ed una potenza riconosciuta di questo campo.
Perché lo spazio, come il cinema, coniuga arte e business, ricerca e avventura, scienza ed economia, speranza e passione.
Marco Spagnoli
Giornalista, Critico, Regista e Sceneggiatore, Head of Unscripted and Animation Activities del Mia Market di Roma, ha realizzato il primo podcast dedicato al cinema per Audible – Amazon, intitolato Interno Giorno e il primo podcast dedicato all’esplorazione italiana dello Spazio per Rai Radio 3 intitolato Volare!
Candidato tre volte al David di Donatello, ha vinto un Nastro d’Argento speciale. Consulente di Festival ed eventi internazionali, Spagnoli ha realizzato le docufiction per Raiuno Figli del Destino e Questo è un uomo: la prima incentrata sulle leggi razziali con protagonista – tra gli altri – la Senatrice Liliana Segre come autore e co-regista, la seconda dedicata a Primo Levi come collaboratore alla sceneggiatura, autore delle interviste e della ricerca dei materiali. Ha firmato tre puntate della serie Illuminate per Raitre dedicata a Oriana Fallaci, Alda Merini e Mariangela Melato: e sei puntate per Raistoria della serie Il Segno delle donne dedicate rispettivamente a Alida Valli, alle Sorelle Giussani, ad Adele Faccio, a Vera Vergani, a Carina Massone e ad Ondina Valla.
Ha scritto e diretto diversi documentari distribuiti da Major americane con NBCUniversal, The Walt Disney Company, Viacom – Paramount e A&E Networks. Per LaPresse e RaiDocumentari ha realizzato il documentario Sophia! in onda su Raiuno nella Primavera 2022.
Insegna Documentario presso il Master di Writing della Luiss Business School e tiene un corso di Giornalismo Cinematografico presso la Rome Film Academy.
Il suo corso sulla preparazione di Pitch per documentari è disponibile worldwide sulla piattaforma globale di e-learning Domestika.
Trending
- Raimo, Sardone (Lega), sospensione sacrosanta, stop a cattivi maestri rossi
- foto REGIONE – CICLO DI INCONTRI …CONTROLLO DEI PROGETTI PNRR
- IMMOBILI, TUBETTI (FDI): CABINA DI REGIA MEF IMPORTANTE RISULTATO
- (ARC) Amministrazione: Riccardi, formare e tutelare Rup per realizzare opere
- Manovra. Gianassi (Pd), silenzio Giorgetti conferma tagli a settore giustizia
- COMUNICATO STAMPA-A Ecomondo i progetti del Piano Mattei per la formazione di nuovi professionisti delle rinnovabili e il sostegno alla filiera dei biocarburanti in Africa
- invito stampa mercoledì 13 ore 14,30 Palomar
- Soluzioni temporanee e ostacoli a lungo termine: le istituzioni dell’UE devono migliorare la gestione del personale
- Moldova, Meloni: forte sostegno dell’Italia al suo percorso di adesione europea, congratulazioni alla Presidente Maia Sandu per la rielezione al secondo mandato
- Manovra, Roggiani (PD), Da Governo approccio punitivo verso enti locali. Nessuna risposta da Giorgetti su 8 miliardi tagliati “Ho chiesto al ministro Giorgetti una spiegazione sull’approccio punitivo del governo verso gli enti locali e se è a conoscenza delle conseguenze che i nuovi tagli previsti in Legge di bilancio avranno sui Comuni e sulla loro capacità di garantire i servizi essenziali per i cittadini. Dal Ministro non è arrivata nessuna risposta nel merito. Lo ha dichiarato la deputata Silvia Roggiani (PD), a margine dell’audizione in Commissione Bilancio del Ministro dell’Economia sulla Legge di bilancio. “Dopo i sacrifici già imposti ai Comuni nella scorsa manovra – ha aggiunto Roggiani – la destra colpisce con nuovi tagli che colpiscono duramente gli amministratori locali: oltre 8 miliardi di tagli sugli investimenti, il turnover limitato al 75%, la drastica riduzione del fondo per i Comuni sotto i mille abitanti, che viene ridotto da 140 milioni a soli 500 mila euro. Il Fondo per l’assistenza ai minori di 100 milioni, misura positiva in linea di principio, che è totalmente insufficiente per rispondere alla reale domanda di assistenza dal momento che solo a Milano si spendono 40 milioni per garantire i servizi ai minori. Altro fatto gravissimo sono i tagli al Trasporto Pubblico Locale che andranno a colpire accordi di programma già fatti, come ad esempio in Lombardia il prolungamento della metropolitana fino a Monza o la metro ‘leggera’ di Brescia, riducendo drasticamente gli importi stanziati in precedenza. Come Partito Democratico chiediamo un deciso cambio di rotta che consenta alle amministrazioni locali di sostenere concretamente i territori e le comunità”. Roma, 7 novembre 2024