(AGENPARL) – Roma, 27 giugno 2022 – Le compagnie energetiche in Francia hanno detto ai loro utenti che devono “immediatamente” ridurre il loro consumo di energia a seguito della guerra in corso tra l’Europa e la Russia.
A seguito della dichiarazione di ‘guerra’ fatta di sanzioni tra la Russia e l’Europa, il pubblico francese deve ora ridurre “immediatamente” la quantità di energia che consuma. Lo hanno affermano i tre principali fornitori di energia del paese.
La richiesta ‘insolita’ arriva poco dopo che Mosca ha ridotto drasticamente la quantità di gas che sta fornendo ad alcuni paesi europei. Come è noto sono stati interrotti completamente alcuni flussi di gas russo come rappresaglia per le sanzioni imposte alla Russia dalle potenze occidentali.
Secondo una dichiarazione congiunta dei tre zar dell’energia pubblica francese apparsa sul quotidiano Le Journal De Dimanche, la situazione energetica è estremamente precaria e quindi il pubblico francese deve “immediatamente” ridurre il proprio consumo di energia, o si rischia di lasciare il Paese in una situazione delicata.
In particolare, i tre amministratori delegati di Engie Catherine MacGregor, di EDF Jean-Bernard Lévy e di TotalEnergies Patrick Pouyanné hanno descritto l’aumento dei prezzi a seguito della crisi come qualcosa che minaccia la «coesione sociale e politica» della Francia.
«Agire quest’estate ci consentirà di essere più preparati per affrontare il prossimo inverno e in particolare di preservare le nostre riserve di gas», si legge nel comunicato firmato dai tre CEO.
«Chiediamo quindi consapevolezza e un’azione collettiva e individuale affinché ognuno di noi – ogni consumatore, ogni azienda – modifichi i propri comportamenti e limiti immediatamente i propri consumi di energia, elettricità, gas e prodotti petroliferi», hanno proseguito.
«Lo sforzo deve essere immediato, collettivo e massiccio», hanno aggiunto. «Ogni gesto conta».
La dichiarazione dei tre capi delle compagnie energetiche francesi arriva mentre la vicina Germania si avvicina sempre più alla catastrofe economica grazie alla sua eccessiva dipendenza dalle esportazioni di energia dalla Russia, specie ora che si sono quasi completamente prosciugate.
Le autorità tedesche ora stanno lottando per capire come assicurare l’energia elettrica durante l’inverno.
Dopo aver già fatto appello al pubblico per risparmiare energia, il ministro del clima e dell’economia del paese, Robert Habeck, ora afferma che potrebbe essere costretto a chiudere l’industria per mantenere a galla la rete tedesca.
L’approvvigionamento energetico della Germania è precario: il ministro dell’Economia Habeck sta quindi preparando la popolazione affinché lo Stato riduca per legge le consegne all’industria e alle famiglie.
A suo avviso , una tale riduzione porterebbe a “una grave crisi economica” in Europa e in Germania .
E’ chiaro che il piano tedesco venisse attuato molte le aziende interromperanno la produzione, si avranno migliaia di licenziamenti per non parlare dei problemi legati alle catene di approvvigionamento che si interromperanno ed infine le persone si indebiterebbero per pagare le bollette del riscaldamento, il che in poche parole significherebbe l’aumento il numero dei poveri.
Ora già si avvertono segnali di rallentamento economico che stanno emergendo in diverse parti del mondo.
Ad esempio il 45% degli adulti del Regno Unito ha ridotto i viaggi non essenziali a causa dell’aumento dei prezzi del carburante, ha affermato l’Office for National Statistics (ONS) nel suo ultimo sondaggio pubblicato venerdì.
Il prezzo medio della benzina nel Regno Unito è stato di circa £ 1,90 al litro questa settimana.
Il rally dei prezzi della benzina aggrava la crisi del costo della vita nel Regno Unito, dove le bollette energetiche sono aumentate ad aprile, la benzina ha raggiunto livelli record e le bollette energetiche dovrebbero aumentare ulteriormente in autunno.
Secondo l’ONS, circa 9 su 10, ovvero il 91 per cento, degli adulti hanno continuato a riferire che il loro costo della vita è aumentato nell’ultimo mese. Ciò si confronta con l’88% degli adulti che ha riportato un aumento del costo della vita nel precedente sondaggio tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
I motivi più comuni addotti dagli adulti che hanno riferito che il loro costo della vita è accresciuto è stato quello dell’aumento del prezzo della spesa alimentare (93%), delle bollette del gas o dell’elettricità (86%) o del prezzo del carburante (80%). E’ quello che è emerso dall’ultimo sondaggio.
Inoltre, il principale motivo di preoccupazione è stato l’aumento delle bollette di gas ed elettricità, segnalato da circa la metà (51%) degli adulti. Circa 2 su 10 erano più preoccupati per il prezzo del carburante. Il prezzo del cibo è stato il principale motivo di preoccupazione per il 18% degli intervistati nell’ultimo periodo, rispetto al 13% del periodo precedente, ha affermato l’ufficio statistico del Regno Unito.
Tranquilli. Anzi coraggio, il meglio è passato. La stupidità ha fatto progressi enormi.