
(AGENPARL) – lun 27 giugno 2022 Nota Stampa
2/2022
27/06/2022
Foreste: il CREA Foreste e Legno fra i centri nazionali per lo studio e la
conservazione della biodiversità
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale del MITE e del Mipaaf
«Un riconoscimento di grande significato per il nostro Centro e per chi lavora ed ha lavorato negli
anni passati per questo risultato, in un momento di rinnovato interesse per il comparto vivaistico
forestale e per la realizzazione di nuovi boschi o la ricostituzione di quelli danneggiati e degradati,
nel quadro delle linee operative individuate dalla Strategia per le risorse genetiche forestali per
l’Europa e dalla Strategia Nazionale Forestale. Conservazione e uso sostenibile delle risorse
genetiche forestali nazionali sono attività fondamentali per le foreste, alle quali siamo lieti di poter
contribuire assieme ai diversi enti individuati dal decreto». Così Piermaria Corona, Direttore del
Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA, commenta la recente pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale (n. 141 del 18/06/2022, decreto interministeriale del 31/03/2022) individua nel CREA
Foreste e Legno uno dei Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità
forestale.
Secondo il Decreto interministeriale del MITE e del Mipaaf, infatti, i centri nazionali dovranno
occuparsi del monitoraggio del patrimonio genetico forestale nazionale e dello stato di salute degli
ecosistemi forestali nonché della conservazione e del mantenimento della biodiversità autoctona,
in un’ottica di valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, riconosciuto sempre più
un’eccellenza a livello internazionale.
Il contributo del CREA. Presso le sedi del Centro Foreste e Legno di Arezzo, Casale Monferrato,
Roma, Rende e Trento vengono da tempo svolte attività di raccolta e conservazione di
germoplasma di numerose specie e provenienze arboree forestali, importanti per la salvaguardia e
la tutela della biodiversità a livello nazionale ed internazionale. Per il solo salice e pioppo (generi
Salix e Populus) sono conservate, ad esempio, circa 2400 accessioni, mentre per altre specie di
interesse forestale il Centro ha realizzato diverse centinaia di parcelle tra collezioni di
germoplasma, campi sperimentali comparativi di provenienze, discendenze e cloni.
Secondo il nuovo Decreto, il Centro dovrà assicurare e perseguire l’approvvigionamento e la
conservazione sia di specie e provenienze forestali importanti per la salvaguardia della biodiversità
di almeno una zona omogenea dal punto di vista ecologico sia delle specie più rappresentative e
di quelle endemiche degli ecosistemi forestali presenti, nonché la cura di specifiche attività di
studio e modalità di conservazione del germoplasma forestale di importanza scientifica e di
riferimento nazionale.
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