(AGENPARL) – Roma, Sabato 25 giugno 2022 – Il Fondo monetario internazionale ha esortato gli Usa a rimuovere i dazi “per stimolare l’economia:” Con l’alta inflazione e il rialzo dei tassi calano le previsioni di crescita per il Pil Usa al 2,9% nel 2022 contro il 3,7% previsto in aprile. Per il 2023, si scende all’1,7%.
In un comunicato la presidente del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva ha dichiarato che: “Sebbene il Fmi sia fiducioso che i rialzi dei tassi della Fed – la Banca centrale Usa – faranno scendere l’inflazione, è consapevole che “il percorso per evitare una recessione si sta restringendo”.
L’inflazione ed i rialzi dei tassi hanno fatto ridurre le previsioni di crescita per il Pil Usa, al 2,9% nel 2022 contro il 3,7% previsto in aprile. Per il 2023, la crescita stimata scende ulteriormente all’1,7%, secondo queste nuove proiezioni.
Georgieva ha detto che è importante riconoscere “l’incertezza” che circonda la situazione attuale: “L’economia continua a riprendersi dalla pandemia e importanti shock sono in atto a causa dell’invasione russa dell’Ucraina e delle chiusure in Cina”, ha affermato. “Ulteriori shock negativi renderebbero inevitabilmente la situazione più difficile”.
Georgieva ha incontrato direttamente la Segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen ed il Presidente della Fed Jerome Powell che “non hanno opposto dubbi sul loro impegno a riportare l’inflazione verso il basso” come “ingrediente critico per aumentare i redditi delle famiglie e garantire una crescita forte e sostenuta”. Georgieva ha osservato che bisogna una politica corretta sarebbe. “riportare il tasso di interesse di riferimento al 3,5-4,0% “
Riguardo ai dazi commerciali imposti dall’ex presidente Donald Trump, l’Fmi ha esortato Washington a rimuoverli. “Soprattutto in un momento in cui l’inflazione è alta e le catene di approvvigionamento sono tese… possiamo vedere chiari benefici nel revocare le tariffe introdotte negli ultimi 5 anni”, ha dichiarato la numero uno del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva.
Secondo il rapporto del Fmi, la rimozione delle tariffe su acciaio, alluminio e una serie di prodotti provenienti dalla Cina “sosterrebbe la crescita e contribuirebbe a ridurre l’inflazione”.