
(AGENPARL) – ven 24 giugno 2022 Privacy, in 10 anni dimezzati le richieste di informazioni e raddoppiati segnalazioni e reclami
Le richieste di informazioni all’Urp, ufficio relazioni con il pubblico, del Garante della privacy sono passati da 31.921 (anno 2011) a 15.040 (anno 2020). Inversa è stata la strada di segnalazioni e reclami, i quali da 4.279 (del 2011) sono aumentati fino al numero del 9.665 del 2020. È quanto risulta dall’analisi dei dati statistici dell’attività del Garante della privacy, illustrati a Roma il 24 giugno 2022 nel corso della presentazione il 24 giugno 2022, del volume “Risposte privacy”
Roma, 24 giugno 2022 – Le richieste di informazioni all’Urp, ufficio relazioni con il pubblico, del Garante della privacy sono passati da 31.921 (anno 2011) a 15.040 (anno 2020). Inversa è stata la strada di segnalazioni e reclami, i quali da 4.279 (del 2011) sono aumentati fino al numero del 9.665 del 2020.
È quanto reso noto a Roma nel corso della presentazione a Roma, il 24 giugno 2022, del volume “Risposte privacy”, curato da Antonio Ciccia Messina, con la prefazione di Baldo Meo, edito da Federprivacy.
Ma come interpretare i flussi sulle richieste di informazioni e procedure correttive? In sostanza, gli interessati (persone, consumatori, utenti) formulano meno quesiti e innescano più procedimento di controllo e sanzionatori.
Ciò mette in evidenza che il livello del contenzioso o pre-contenzioso è correlata al grado di risposte che il sistema (autorità pubbliche, professionisti, associazioni e società civile) è capace di dare sui dubbi relativi all’applicazione della legge sulla privacy.
Più chiarezza implica meno litigiosità. Tra l’altro l’applicazione della normativa sulla privacy, rimodellata dal Gdpr (regolamento Ue 2016/679, operativo dal maggio del 2018), sta entrando nel vivo e c’è il rischio di un incremento del contenzioso, con i conseguenti costi per i singoli, le imprese e per il sistema paese. Con più “risposte” si deflaziona il possibile contenzioso.
La ricerca delle “risposte privacy” ha generato l’idea del volume. L’opera ha raccolto e schedato 333 provvedimenti del Garante adottati nel triennio 2019-2021.
La gran parte dei provvedimenti da cui sono state tratte altrettante regole pratiche hanno riguardato le pubbliche amministrazioni (40,9%), seguite dai forniti di servizi della società dell’informazione (13,4%). Segue poi il 10,5% dei provvedimenti schedati, che hanno una rilevanza generale e che hanno consigli e suggerimenti utili a tutti i titolari di trattamento, soggetti privati ed enti pubblici.
Più di un terzo delle massime si occupa, poi, della sicurezza dei dati personali. In dettaglio il 32,4% del totale delle massime esaminate (ovvero 108 massime su 333) risolvono questioni relative alla sicurezza privacy e sono così distinte:
– 46, in materia di disposizioni generali sulla sicurezza (art. 32 Gdpr)
– 31, in materia di data breach (violazione dei dati)
– 20 in materia di DPIA (valutazione di impatto privacy)
– 11 in materia di Consultazione preventiva (richieste al Garante nei casi di maggiore rischio per le persone)
Antonio Ciccia Messina, curatore del volume e autore di numerose massime ha dichiarato: “Risposte Privacy è un’esperienza editoriale, che ha solo notizie e nessuna opinione e che presenta 333 schede delle decisioni del Garante della privacy pronte da usare. Tutti, dagli esperti del settore alle persone comuni, dal professionista all’ente pubblico, dall’impresa all’associazione, hanno bisogno di soluzioni certe che ci sono e aspettano solo di essere scoperte. È ormai al tramonto la stagione del “dipende” come non-risposta ai mille dubbi sulla privacy”.
Nicola Bernardi, presidente Federprivacy, nel commentare la nuova opera ha sottolineato che “si colloca nell’ambito delle iniziative tese a far crescere e rafforzare la cultura e la prassi della privacy nel panorama globalizzato e virtuale del terzo millennio”.
MASSIME E INFORMATION SECURITY
RISPOSTE E SEGNALAZIONI, RECLAMI E RICORSI IN DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DEL GARANTE DELLA PRIVACY
Tabella riscontri a quesiti
Tabella segnalazioni, reclami e ricorsi (fino al 2018)
Sanità Banche/ist. Finanziari Lavoro Servizi information society Telefonia mobile Inps Telemarketing/call center PA DPO Scuola/università Giornali Tutti titolari altri
MASSIME PER SETTORE (IN NUMERI)
sanità banche/ist. Finanziari lavoro servizi information society telefonia mobile inpstelemarketing/
call center PA DPO scuola/
università giornali tutti i titolari altri
MASSIME PER SETTORE (IN PERCENTUALE)
Dpo 1,6
Banche/ist. Finanz 1,8
Telefonia mobile 1,8
Inps 2,5
Scuola/università 3,4
Telemarketing/call center 3,5
Lavoro 4,1
Giornali 4,9
Altri 4,9
Sanità 6,7
Tutti I titolari 10,5
Servizi information society 13,4
PA 40,9