(AGENPARL) – STRASBURGO mer 22 giugno 2022
Risoluzione del Parlamento europeo sullo status di paese candidato dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sull’Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Georgia,
– visto l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea (TUE),
– viste le domande di adesione all’UE presentate dall’Ucraina, dalla Repubblica di Moldova e dalla Georgia,
– viste le conclusioni del Consiglio europeo del 30 maggio 2022 sull’Ucraina,
– vista la dichiarazione di Versailles del 10 e 11 marzo 2022,
– visti i pareri della Commissione del 17 giugno 2022 sulle domande di adesione all’UE presentate dall’Ucraina (COM(2022)0407), dalla Repubblica di Moldova (COM(2022)0406) e dalla Georgia (COM(2022)0405),
– vista la dichiarazione congiunta dei leader dei suoi gruppi politici rivolta ai capi di Stato e di governo in vista della riunione del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022,
– visto l’articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,
A. considerando che dal 24 febbraio 2022 la Federazione russa sta portando avanti una guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale nei confronti dell’Ucraina; che l’Ucraina ha presentato domanda di adesione all’Unione europea il 28 febbraio 2022 e che la Repubblica di Moldova e la Georgia lo hanno fatto il 3 marzo 2022;
B. considerando che le domande si inseriscono nel contesto dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina, che è stata condotta su una scala senza precedenti nella storia europea moderna e ha visto crimini di guerra perpetrati contro la popolazione ucraina che potrebbero equivalere a un genocidio, nonché la continua occupazione di parti dei territori della Georgia e della Repubblica di Moldova; che l’Ucraina difende l’ordine di sicurezza europeo e i principi su cui si fonda, quali l’Atto finale di Helsinki e la Carta di Parigi per una nuova Europa;
C. considerando che, a norma dell’articolo 49 TUE, “ogni Stato europeo che rispetti i valori di cui all’articolo 2 e si impegni a promuoverli può domandare di diventare membro dell’Unione”;
D. considerando che non esiste una “procedura accelerata” per l’adesione all’UE e che questa rimane un processo basato sul merito e strutturato che richiede il soddisfacimento dei criteri di adesione all’UE e dipende dall’effettiva attuazione delle riforme e dal recepimento dell’acquis dell’Unione;
E. considerando che il Consiglio ha chiesto in modo eccezionalmente rapido alla Commissione di presentare i suoi pareri sulle domande di adesione all’UE dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia;
F. considerando che la dichiarazione di Versailles del 10 e 11 marzo 2022 sancisce il riconoscimento da parte del Consiglio europeo delle aspirazioni europee e della scelta europea dell’Ucraina;
G. considerando che i popoli dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia hanno costantemente dimostrato per anni un fermo sostegno al corso europeo dei loro paesi, aderendo ai principi e ai valori europei; che aspirazioni analoghe a vivere in un paese libero, sovrano e democratico sono espresse dalla maggioranza del popolo bielorusso che si oppone al regime di Lukashenko sostenuto dalla Russia;
H. considerando che gli sviluppi passati hanno dimostrato che il mancato allargamento ha un costo strategico enorme e può compromettere la sicurezza e la stabilità nel nostro continente;
I. considerando che le relazioni dell’UE con l’Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Georgia si basano su accordi di associazione ambiziosi e su zone di libero scambio globali e approfondite, che creano un contesto favorevole all’associazione politica, al ravvicinamento normativo e all’integrazione economica, elementi fondamentali di un futuro processo di adesione; che la piena attuazione degli accordi di associazione deve ancora essere ultimata;
J. considerando che l’Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Georgia hanno presentato entrambi i questionari di adesione all’UE in tempi record, dimostrando non solo il loro grande impegno a favore dei valori dell’UE, ma anche le loro notevoli capacità e volontà di conseguire tali obiettivi;
K. considerando che il 17 giugno 2022 la Commissione ha pubblicato pareri sulle tre domande di adesione, raccomandando al Consiglio di confermare le prospettive dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia di diventare Stati membri dell’UE;
L. considerando che nei suoi pareri la Commissione ha raccomandato di concedere all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova lo status di paese candidato, a condizione che siano adottate alcune misure di riforma, ad esempio negli ambiti dello Stato di diritto e della lotta alla corruzione; che, nel caso della Georgia, la Commissione ha raccomandato di concedere lo status di paese candidato una volta affrontate le priorità indicate;
M. considerando che la concessione dello status di candidato invierebbe un forte messaggio di speranza e solidarietà ai cittadini di questi tre paesi e dimostrerebbe che l’Unione europea è determinata ad affrontare le sfide presenti e a perseguire la sua visione per il futuro;
1. accoglie con favore le domande di adesione dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia in quanto espressione delle aspirazioni europee del popolo e del loro desiderio di vivere pacificamente e in sicurezza in paesi liberi, democratici e prosperi che mantengono relazioni di buon vicinato con tutti i paesi europei e si impegnano in una cooperazione sempre più stretta con gli Stati membri dell’UE;
2. valuta positivamente la raccomandazione formale della Commissione di concedere lo status di paese candidato all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova e di concedere alla Georgia una prospettiva europea;
3. invita i capi di Stato e di governo che si riuniranno in sede di Consiglio europeo il 23 e 24 giugno a concedere senza indugio lo status di paese candidato all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova e a concedere il medesimo status alla Georgia una volta che il suo governo avrà soddisfatto le priorità indicate nel parere della Commissione; sottolinea che i capi di Stato e di governo devono dimostrarsi all’altezza delle loro responsabilità storiche e inviare chiari segnali politici;
4. evidenzia che la concessione dello status di candidato da parte dell’Unione europea equivarrà a dare prova di leadership, determinazione e lungimiranza nel contesto attuale della brutale guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e del tentativo di ridefinizione del contesto geopolitico, e invierà un chiaro messaggio politico, secondo il quale i paesi in questione hanno scelto in modo irreversibile un percorso europeo, accettato dai loro partner europei, e non dovrebbero essere oggetto di ingerenze da parte di terzi; ribadisce che l’UE deve continuare a essere un partner affidabile e un attore geopolitico credibile che rispetta i propri principi e valori, mostrando solidarietà a coloro che difendono gli stessi ideali;
5. invita gli Stati membri a rafforzare la volontà politica di rilanciare il processo di allargamento e di mantenere le loro promesse attraverso passi positivi concreti nei processi di adesione dei paesi che cercano di aderire all’Unione e che meritano di far parte della famiglia europea; esorta pertanto la riunione dei capi di Stato e di governo dell’UE del 23 e 24 giugno 2022 a dare il via libera al processo di allargamento dei Balcani occidentali, attualmente bloccato;
6. ricorda che, per mantenere la credibilità del processo di allargamento dell’UE e sbloccare il suo potere di trasformazione, deve essere mantenuto l’impegno di lunga data nei confronti dei paesi dei Balcani occidentali e il loro percorso parallelo deve proseguire indisturbato con un maggiore dinamismo sulla base del merito, dell’allineamento politico, della solidarietà nelle questioni internazionali e degli impegni concordati;
7. sottolinea che l’adesione all’UE deve avvenire conformemente all’articolo 49 TUE, basata sul rispetto delle pertinenti procedure e subordinata al rispetto dei criteri stabiliti, in particolare i cosiddetti criteri di Copenaghen per l’adesione all’UE, e rimane un processo meritocratico che richiede l’adozione e l’attuazione delle riforme pertinenti, in particolare nei settori della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani, dell’economia di mercato e dell’attuazione dell’acquis dell’UE;
8. invita le autorità dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia a dimostrare senza ambiguità la loro determinazione politica ad attuare le ambizioni europee del loro popolo, migliorando in modo significativo i progressi compiuti con riforme sostanziali al fine di soddisfare effettivamente e quanto prima i criteri per l’adesione all’UE;
9. pone in risalto la necessità di sfruttare le esperienze dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia con l’attuazione dei rispettivi AA/DCFTA come base per il prossimo processo di adesione, consentendo in tal modo ai tre paesi di integrarsi gradualmente nel mercato unico dell’UE e di rafforzare la cooperazione settoriale; invita la Commissione e gli Stati membri a preparare le strutture interne e a fornire risorse aggiuntive, nonché una maggiore assistenza tecnica e un maggiore sostegno politico;
10. riconosce che gli ucraini, i moldovi e i georgiani hanno costantemente sostenuto un orientamento filoeuropeo dei loro paesi e meritano di vivere in paesi liberi, democratici e prosperi che siano membri fieri e impegnati della famiglia europea; conclude che il prossimo Consiglio europeo può compiere un importante primo passo verso la realizzazione delle legittime aspirazioni della popolazione dei tre paesi;
11. ribadisce l’impegno dell’UE a favore della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza politica dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova e della Georgia all’interno dei loro confini riconosciuti a livello internazionale e sostiene gli sforzi di tali paesi al fine di applicare appieno tali principi; pone in evidenza l’importanza dell’unità e della solidarietà degli Stati membri a tale riguardo;
12. invita la Commissione, gli Stati membri e il vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ad aggiornare la politica del partenariato orientale per consentire alla stessa di rimanere uno strumento trasformativo e significativo nell’attuale contesto di guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, che minaccia anche la sicurezza dei paesi vicini dell’Ucraina e incide sulla stabilità della regione nel suo complesso; ribadisce la necessità di una cooperazione regionale tra i paesi del partenariato orientale;
13. invita la Commissione e il Consiglio a istituire un dialogo politico rafforzato e strutturato con i paesi candidati e i potenziali candidati al fine di far progredire ulteriormente l’integrazione economica e l’armonizzazione legislativa nonché, se del caso, la graduale inclusione nei lavori e nelle procedure delle istituzioni dell’UE;
14. ribadisce il suo invito alle istituzioni dell’UE ad accelerare i passi necessari per rendere più efficiente il processo decisionale dell’UE;
15. ribadisce il suo impegno a favore dell’allargamento, al quale non vi è alternativa e che costituisce più che mai un investimento geostrategico in un’Unione europea stabile, forte e unita; è fermamente convinto che la prospettiva di una piena adesione all’UE per i paesi che desiderano diventare Stati membri dell’UE sia nell’interesse politico, economico e di sicurezza dell’Unione;
16. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché ai presidenti, ai governi e ai parlamenti dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova, della Georgia e dei paesi dei Balcani occidentali.
Fonte/Source: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/RC-9-2022-0331_IT.html