
(AGENPARL) – mar 21 giugno 2022 “Ora è necessario ridurre i prezzi dell’energia e offrire sostegno finanziario alle famiglie e alle imprese, soprattutto quelle più vulnerabili. Valutiamo la possibilità di imporre un tetto massimo alle importazioni di gas russo. Questa misura limiterebbe l’aumento del tasso di inflazione, sosterrebbe il reddito disponibile e ridurrebbe i flussi finanziari verso Mosca. Le sanzioni europee si stanno rivelando efficaci. Il FMI prevede che quest’anno il costo inflitto all’economia russa sarà pari a 8,5 punti del PIL. Accolgo positivamente l’esclusione dal sistema SWIFT di altre tre banche russe, tra cui la più grande del Paese, Sberbank, e una banca bielorussa. A tal proposito richiamo le mie precedenti dichiarazioni sull’inserimento nelle liste sanzionatorie di altre 18 entità russe e 65 persone, tra cui quello che è considerato il responsabile degli orrori di Bucha. Nel contrasto alla disinformazione e alla propaganda del Cremlino la sospensione in Europa delle trasmissioni di altri tre organi statali di informazione russa rappresenta un deterrente per quanti si prestano a tali attività anche nel nostro Paese. Sono convinta che mantenere aperti i canali diplomatici sia una mossa necessaria a porre fine all’aggressione”. Lo ha dichiarato la senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia, cdx, Gruppo Misto), componente Esteri e segretario del Comitato Schengen, commentando l’informativa del presidente Draghi in Senato. “Dalle parole del presidente del Consiglio emerge che la crisi alimentare globale a cui i paesi più poveri sono maggiormente esposti. La diversificazione delle metodologie e delle coltivazioni garantirebbe al sistema agricolo l’elasticità necessaria per essere sufficientemente resiliente e in grado di rispondere al fabbisogno interno e alla richiesta di esportazioni, contribuendo a garantire sicurezza alimentare a livello mondiale Il blocco dei porti da parte della Russia impedisce la partenza di tonnellate di cereali del raccolto precedente che rischiano di marcire. La distruzione di un magazzino di uno dei più grandi terminali agricoli dell’Ucraina, nel porto di Nikolaev, si somma al calo atteso tra il 40 e il 50 per cento rispetto all’anno scorso della produzione ucraina. Dobbiamo sostenere una azione a guida ONU per liberare le scorte che sono ancora in magazzino e fare spazio al nuovo raccolto che arriverà a settembre”. Ha aggiunto la senatrice evidenziando che “l’Italia sarà protagonista nella ricostruzione dell’Ucraina. La recente visita dei leader europei a Kiev ribadisce la nostra determinazione ad aiutare un popolo europeo nella lotta a difesa della democrazia e della libertà. Solo una pace concordata e non subita può essere davvero duratura”.