(AGENPARL) - Roma, 21 Giugno 2022(AGENPARL) – mar 21 giugno 2022 Ucraina: Dal Mas (FI), bene Draghi, impensabile chiamare presidente per invio di una Beretta
“Ricercare la pace implica l’accettazione del conflitto. Piaccia o non piaccia è così.
Non perché, come i futuristi, pensiamo che la guerra sia la sola igiene del mondo, al contrario. Non c’è una simmetria tra guerra e pace, non c’è tanto più in questo conflitto che di simmetrico non ha nulla. Ogni guerra è orrore, ma non basta una bandiera arcobaleno per fermarla, non basta un appello, non bastano marce”.
Lo scrive in una nota il senatore di Forza Italia Franco Dal Mas.
“La nostra Repubblica, la nostra democrazia, la nostra libertà sono figlie di una guerra. Cosa sarebbe diventata l’Italia – l’Europa intera – se le Forze alleate e la Resistenza non avessero ingaggiato un conflitto contro il nazi-fascismo? Semplice: una dittatura. Ancor più dura del regime autoritario che il nostro Paese aveva conosciuto per venti anni. Se da 77 anni viviamo in un Paese libero lo dobbiamo a una guerra. Contro il totalitarismo”, prosegue il senatore azzurro.
“E contro il totalitarismo, di altro stampo, è questa guerra. In ballo non ci sono solo le sorti dell’Ucraina, ma l’Europa e l’Occidente; in ballo sono gli equilibri internazionali e un ordine mondiale che qualche nostalgico della guerra fredda vorrebbe ridiscutere. Bene ha fatto il presidente Draghi a ribadire questi principi, e non si può pensare che per aiutare un popolo aggredito e in guerra il presidente del Consiglio debba venire in Parlamento per chiedere l’autorizzazione all’invio di una Beretta, come qualcuno farnetica”, conclude Dal Mas..