
(AGENPARL) – lun 20 giugno 2022 REMS (Radiofrequency Ecographic Multi Spectrometry) è una tecnologia “made in Italy” ideata e brevettata per consentire la prevenzione e la diagnosi precoce dell’Osteoporosi. L’invenzione si deve all’azienda biomedica Echolight, spin-off del CNR di Lecce con sedi anche negli Stati Uniti.
Si tratta di una tecnologia molto meno costosa per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) rispetto alla tradizionale densiometria ossea. Questo è quanto emerge dai risultati dello studio indipendente condotto dal CERGAS SDA (Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale) della Bocconi School of Management di Milano.
Lo studio HTA della SDA Bocconi
Lo studio, presentato nei giorni scorsi, è stato condotto dal Prof. Patrizio Armeni e dalla Dr.ssa Ludovica Borsoi. Attraverso una valutazione economica denominata “analisi di minimizzazione dei costi”, è stato stimato l’impatto economico del nuovo ecografo con tecnologia REMS rispetto alla tradizionale densitometria ossea MOC – DEXA. Le analisi di valutazione economica sono uno dei pilastri fondamentali dell’Health Technology Assessment (HTA), un approccio multidisciplinare alla valutazione delle tecnologie sanitarie per un’allocazione efficiente delle risorse.
“L’analisi dei costi ha riguardato sia i costi correnti per ciascuna prestazione diagnostica, sia quelli una tantum legati all’acquisto del device e alla formazione del personale sanitario” – ha chiarito Ludovica Borsoi. “La MOC/DXA presenta diversi fattori che ne ostacolano l’adeguatezza per lo screening e la diagnosi di massa dell’Osteoporosi: il costo della tecnologia, l’uso di radiazioni e quindi una limitata accessibilità. Al contrario REMS, utilizza un approccio non-ionizzante e ha una precisione e un’accuratezza diagnostica paragonabile a DXA”, ha concluso l’accademica.
Valutazione economica: REMS assorbe meno risorse sanitarie di DEXA
Nel presentare lo studio indipendente, il prof. Patrizio Armeni ha affermato che: “i risultati dell’analisi di minimizzazione dei costi condotta dal punto di vista del SSN italiano, indicano che l’approccio REMS è associato a costi sanitari diretti inferiori rispetto a DXA”.
REMS supera i limiti del DXA per tre motivi: ha un costo d’acquisto inferiore, ha minori costi correnti medi e inferiori spese per training e formazione del personale.
I ricercatori hanno suggerito che, ampliando in ricerche future la prospettiva di analisi e guardando ai riflessi sull’intera società italiana, i risparmi connessi all’utilizzo di REMS potrebbero essere ancora maggiori se si considerano i costi di trasporto per il paziente e per i suoi familiari, l’assistenza informale e le perdite di produttività.
A cosa serve R.E.M.S.
Per decenni la diagnosi dell’Osteoporosi e del rischio di Frattura da Fragilità ossea è stata affidata ad un’unica apparecchiatura: il classico densitometro MOC basato su tecnologia DEXA. Si tratta di uno strumento che garantisce un discreto livello di accuratezza ma ha diversi limiti:
-in primo luogo, emette radiazioni ionizzanti nocive che ne escludono l’impiego su diverse categorie di pazienti;
-poi ha notevoli dimensioni tanto da richiedere un ampio ambulatorio dedicato e schermato;
-infine richiede la presenza sia del medico che di un tecnico radiologo.
Il device basato su REMS, denominato ECHOS, ha caratteristiche molto diverse:
-in primo luogo si tratta di un ecografo che, pertanto, non emette radiazioni ma innocui ultrasuoni non invasivi, consentendone l’utilizzo anche su bambini, donne in gravidanza e pazienti diabetici o oncologici;
-poi è piccolo, leggero e trasportabile ovunque, anche presso il paziente allettato in una corsia di ospedale o nel suo domicilio o in una casa di riposo;
-infine è di utilizzo estremamente facile e intuitivo, e necessita di un solo operatore.
Il primo traguardo: le Linee Guida
Nell’ottobre 2021 l’ecografo con tecnologia REMS è stato inserito nelle Linee Guida ministeriali sulle Fratture da Fragilità validate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dove è stato definito uno strumento in grado di garantire un elevato livello di accuratezza.
Si tratta di un riconoscimento fondamentale visto che le “Linee Guida” del Ministero della Salute e dell’ISS vengono elaborate sulla base di comprovate evidenze scientifiche e rappresentano un sistema integrato di raccomandazioni finalizzate ad assistere i medici nella gestione più appropriata in specifiche situazioni cliniche (le così dette “best practice”).
Primo premio nell’AIIC AWARDS 2022
Il 15 giugno è arrivato un ulteriore riconoscimento nell’ambito del XXII congresso dell’Associazione italiana ingegneri clinici che si è tenuto a Riccione: Echolight ha vinto l’edizione 2022 del prestigioso AICC AWARDS, per “l’elevato e positivo impatto clinico nella routine medica della nuova tecnologia REMS”. Il premio è stato consegnato all’azienda dal presidente della giuria Nino Cartabellotta (Fondazione GIMBE).