
(AGENPARL) – ven 17 giugno 2022 20 GIUGNO GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO
LA CITTÀ DI BARI ADERISCE ALLA CAMPAGNA DI UNHCR TOGETHER#WITHREFUGEES
LUNEDÌ L’INTITOLAZIONE DI UN GIARDINO AL PICCOLO AYLAN KURDI
Il 20 giugno l’UNHCR – Agenzia ONU per i rifugiati celebra la Giornata mondiale del Rifugiato e con essa la forza, il coraggio e la resilienza di oltre 100 milioni di persone costrette a lasciare il proprio Paese.
Una cifra impressionante, risultato di guerre, violenze, persecuzioni e sistematiche violazioni dei diritti umani che continuano a consumarsi, in maniera crescente, in molte aree del mondo.
In occasione del prossimo 20 giugno l’UNHCR, con la campagna Together#WithRefugees, intende ribadire il diritto di tutti i rifugiati ad essere protetti e a poter ricostruire la propria vita in dignità, chiunque essi siano e da qualsiasi luogo siano stati costretti a fuggire.
La città di Bari, aderendo alla campagna Together#WithRefugees, illuminerà di blu – domenica 19 e lunedì 20 giugno – la fontana monumentale di piazza Moro e la Torre del Palazzo della Città metropolitana.
Inoltre, alle ore 11 di lunedì 20 giugno, il sindaco Antonio Decaro e il presidente del Municipio II Gianlucio Smaldone parteciperanno alla cerimonia di intitolazione del giardino antistante la scuola primaria Carrante (in via Aurelio Carrante ad angolo con via Saverio Dioguardi, a Poggiofranco) al piccolo Aylan Kurdi, “vittima innocente della crudeltà dei confini”.
L’amministrazione comunale ha scelto infatti di dedicare questo spazio pubblico della città al bambino siriano morto nel 2015 sulle coste turche, a seguito del naufragio dell’imbarcazione sulla quale insieme alla propria famiglia tentava di raggiungere l’Europa, accogliendo la richiesta di una quinta classe della scuola Carrante.
“Rendere un riconoscimento a un bambino in fuga da un Paese martoriato dalla guerra – commenta Antonio Decaro – vuole essere non solo un omaggio a tutte le vittime innocenti della violenza e dell’odio ma anche un gesto di speranza in un futuro migliore: per questo abbiamo dato seguito alla richiesta degli alunni della scuola Carrante, che in una lettera toccante ci hanno scritto che Aylan Kurdi, il suo corpo senza vita sulla sabbia di Bodrun, resta per loro il simbolo di tutti i bambini che in tutto il mondo sono ancora costretti a fuggire dalla guerra alla ricerca di un futuro migliore”.