
(AGENPARL) – mar 14 giugno 2022 SANITA’, OCCHI (LEGA): “REGIONE LONTANA DAI LAVORATORI: NO A UNA NUOVA STAGIONE DI TAGLI”
BOLOGNA, 14 GIU – “Nonostante le rassicurazioni, nonostante le belle parole da parte dell’assessore, i lavoratori dell’Azienda Ospedaliera di Parma si sentono abbandonati dalla Regione. Abbiamo carenza di infermieri, gli stipendi sono inadeguati, le indennità accessorie a rischio. L’alto costo della vita in una città come Parma si pone inoltre come un ulteriore ostacolo nell’attrattività della sede per gli infermieri: occorre un’inversione di tendenza e la Regione deve dimostrare con i fatti che questa è una battaglia condivisa”. Così il consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi ha commentato la risposta alla sua interrogazione in aula da parte dell’assessore alla Sanità Raffaele Donini, che ha assicurato la collaborazione dell’ente di viale Aldo Moro per il superamento dei tetti che impediscono, a livello nazionale, l’innalzamento della quota di salario accessorio.
“L’impressione è che i lavoratori del comparto non sentano la Regione vicina e che quella che ci apprestiamo a vivere sarà una nuova stagione di tagli alla sanità quando invece sarebbe fondamentale un maggior investimento incentivando, per esempio, i medici che scelgono di prestare la propria opera in montagna. La visione miope della Regione ha portato a una perenne carenza di professionisti sul nostro Appennino. Non va meglio in ambito ospedaliero: il personale continua a scarseggiare e le mancate assunzioni si traducono in un aumento delle ore di straordinario effettuate e impattano sui budget. A ciò si aggiunga che con il termine dello stato di emergenza sono venute a cadere le indennità legate al rischio da pandemia, ma i lavoratori sono ogni giorno a contatto con i ricoverati per il Covid, rischiano ancora. La Regione non può essere vicina al personale sanitario e ospedaliero solo a parole. Attendiamo i fatti, primo tra tutti la sollecitazione al governo per una legittima applicazione del decreto Calabria” ha concluso Occhi.
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