
(AGENPARL) – sab 11 giugno 2022 Scelte per lo sviluppo sostenibile, tra emergenza e transizione
Apocalisse
prendere parte a questo incontro, il tema che avevo indicato era
Transizione climatica:
I tempi sono cambiati. Negli ultimi cento giorni abbiamo visto scorrere quotidianamente
davanti ai nostri occhi lo spettacolo orrendo dell’aggressione immotivata e della guerra.
Abbiamo visto, seppure da lontano (oggi che ogni parte del mondo, volente o nolente,
e distruzioni materiali su una scala che non immaginavamo più possibile in Europa
Ho sentito dunque la necessità di cambiare anche l’argomento di questa conversazione,
di domani. L’emergenza di questi mesi si è infatti innestata sull’emergenza del secolo,
il cambiamento climatico e la necessità di una transizione verso lo sviluppo sostenibile.
Laudato si’
del Santo Padre Francesco sulla cura della casa comune (2015), paragrafo 164.
i mezzi. Dunque è necessario. Al contrario di quello che a volte si sente dire, le conseguenze
Cercherò di dirvi quali criteri, a mio avviso, le scelte di politica economica dovrebbero
rispettare. Ma vorrei cominciare con una descrizione sommaria della situazione corrente.
Avverto che il punto di vista di questo intervento sarà soprattutto, anche per i limiti delle
mie competenze, quello nostro, italiano ed europeo. Rinvio a un’altra occasione, se ci sarà
propongo possa essere estesa al resto del mondo, e soprattutto a “quei popoli e Paesi che
una pressione senza precedenti dagli anni settanta del secolo scorso. Nel maggio di
mercato all’ingrosso erano più che raddoppiati. In altri paesi europei, dipendenti come
noi dal gas russo, gli andamenti sono stato analoghi. Benché il prezzo dei combustibili
fossili sia cresciuto dovunque, negli Stati Uniti il rincaro del gas è stato meno pronunciato,
anche se sta accelerando negli ultimi mesi (con quotazioni cresciute, su base tendenziale,
pandemica, sono stati aggravati dall’invasione russa dell’Ucraina e dai conseguenti timori
dei principali produttori di idrocarburi del mondo: nel 2020 forniva il 17 per cento di gas
una notevole capacità di resistenza. Il primo trimestre ha segnato ancora, stando agli
E più avanti? In un momento come questo fare previsioni è ancora più arduo del solito.
l’esercizio comune di previsione dell’Eurosistema appena pubblicato, la Banca d’Italia
ha formulato scenari, via via aggiornati, basati sull’evolversi della situazione in Ucraina.
Centesimus Annus
Rerum
Novarum
previsioni di prima della guerra la perdita è tuttavia di quasi un punto percentuale all’anno.
di gas naturale dalla Russia, che potrebbe essere compensata solo in parte da altre fonti:
La forte accelerazione dei prezzi dei combustibili importati ha ampliato notevolmente il
. In ogni caso, la robusta posizione creditoria del Paese sull’estero
cento in Italia. La dinamica dei prezzi dei beni energetici spiega in modo diretto circa la
; sospinge però
sia quelle desumibili dagli andamenti di mercato, sono per il momento sostanzialmente
La Russia è il principale fornitore di idrocarburi dell’Europa. Nel 2021, l’Unione ha
consumati, il 40 per cento del gas e il 46 per cento del carbone
. Per l’Italia la dipendenza
dalla Russia per il gas (39 per cento) è in linea con quella europea; quella per il carbone è
ancora più forte (56 per cento), ma nel nostro paese il carbone ha un ruolo circoscritto
Il gas invece alimenta il 52 per cento della domanda residenziale (in particolare per
. L’impatto sui costi energetici sostenuti dagli
C. Giordano
ed E.
Tosti,
An assessment of Italy’s energy trade balance
, Banca d’Italia, Questioni di
F. Corsello e A. Tagliabracci,
euro area,
In focus: Reducing the EU’s dependence on imported fossil fuels
audizione del Presidente dell’Istat
Ministero della Transizione Ecologica,
La situazione energetica nazionale nel 2020
Un blocco totale delle esportazioni russe verso l’Italia richiederebbe di sostituire ogni
grazie ad altri fornitori; ovvero di ridurre la domanda, che è dominata dalla generazione
cercando di accrescere sia le forniture di gas provenienti da altre fonti collegate
naturale liquefatto da Qatar, Egitto e, nel più lungo termine, dal Congo e dal Nord
. Si riattiverebbe anche parte degli impianti a carbone,
che avrebbero dovuto essere dismessi tutti entro il 2025. Nel più lungo termine si
aggiungerebbe anche una maggiore realizzazione di impianti per la produzione di
contenimento dei prezzi basate sulla riduzione delle accise e altre iniziative rivolte
sempre facili da attuare e controllare. Per il momento non si è fatto ricorso a provvedimenti
più drastici di limitazione della domanda, come quelli proposti in aprile dall’International
Energy Agency (IEA)
Secondo un’analisi della Fondazione Eni Enrico Mattei, l’improvviso venire meno delle forniture di gas
dalla Russia porterebbe a un’ulteriore crescita dei prezzi dell’energia, ma, nel caso venissero ottimizzati
(cfr. F. Del Grosso, I. Livi, F. Pontoni
e E. Somenzi
Crisi russo-ucraina: analisi di scenario per il sistema
In Italia nel 2020 la capacità installata da fonti rinnovabili ammontava a 56,6 gigawatt (GW). La crescita
di questa capacità da raggiungere nel medio termine è delineata dal Piano nazionale integrato per
l’energia e il clima – PNIEC e dalla Strategia nazionale di lungo termine sulla riduzione delle emissioni
decarbonizzazione d
elineati dal Green
Deal europeo. Gli incrementi sono di molto superiori agli 0,8 GW annui installati nel periodo 2013-2020.
Nonostante una forte crescita nelle richieste di connessione alla rete, i progetti per lo sviluppo di impianti
rinnovabili è limitato da un contesto sfavorevole in termini di iter autorizzativi e dal disallineamento tra
produzione (principalmente localizzata nel Mezzogiorno) e domanda (proveniente soprattutto dal Nord
del Paese), uno squilibrio che richiede ingenti investimenti in tecnologie di accumulo.
A 10-point plan to reduce the European Union’s reliance on Russian natural gas,
Parigi, marzo 2022.
Nel novembre del 1973 il governo Rumor aumentò i prezzi dei carburanti, impose un forte limite
all’uso dei mezzi di trasporto privati, la riduzione dei limiti di velocità e la chiusura anticipata degli
Cominciamo da quest’ultima, che resta la bussola fondamentale per orientare l’azione a
medio termine. Non credo di avere bisogno di convincere i presenti della sua importanza.
I rischi ambientali, economici e umani legati all’aumento delle temperature sono ben
noti. Non è questione che si possa rimandare alle future generazioni
. L’urgenza di
provvedere ci è stata tra l’altro rammentata, di recente, dal caldo estremo sperimentato
in gran parte dell’India e nel vicino Pakistan nei mesi di marzo e aprile, che ha esposto
più di un miliardo di persone a temperature ben al di sopra dei 40°C, quando la parte più
calda dell’anno deve ancora venire. Pur se il nostro clima è più temperato, dell’aumento
riduca l’immissione netta di gas serra, in primis anidride carbonica, nell’atmosfera.
livello europeo e internazionale
. Per conseguirli sono necessari tre elementi: regole
ben disegnate, decisioni mirate di investimento (pubblico e privato), scelte coerenti
di consumo. Presupposto di tutto ciò, in un paese basato su un regime democratico
e un’economia di mercato, è la consapevolezza del problema da parte di cittadini e
Laudato si’
Secondo notizie appena pubblicate, in Italia il mese scorso è stato il secondo maggio più caldo in oltre
Accordo di Parigi
adottato nel 2015 in conclusione della 21
Conferenza delle Parti a Parigi, è stato il
primo accordo globale sui cambiamenti climatici, giuridicamente vincolante. Nel 2018 la Commissione
europea ha delineato una strategia di sviluppo a lungo termine della UE basata sulla decarbonizzazione
Visione strategica europea a lungo termine
per un’economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra
, COM(2018)
28 novembre 2018). Nel 2019 il Consiglio europeo ha approvato l’obiettivo di neutralità climatica
entro il 2050 e la Commissione ha presentato il Green Deal (cfr. Commissione europea,
Il Green Deal
europeo
, COM(2019)
, 12 dicembre 2019). Nel luglio 2021 la stessa Commissione ha poi
Pronti per il 55%”: realizzare l’obiettivo climatico dell’UE
per il 2030 lungo il cammino verso la neutralità climatica
, COM(2021) 550
14 luglio 2021). Nello
stesso anno è entrato in vigore il
cento entro il 2030 (cfr. anche
Laudato si’
164-165). Come del resto in tanti altri interventi, in
Laudato
consumatori, la “sensibilità ecologica delle popolazioni”
: senza di essa, non si creano gli
Gli investimenti necessari dovranno essere sostenuti in gran parte dai privati, sia per la
loro entità, che presumibilmente va ben al di là della capacità di spesa degli enti pubblici,
della mia conversazione (che del resto oggi è stato trattato in parte da altri). A questo
, che ? oltre a un atteggiamento favorevole
degli investitori (e questo non sembra mancare, visto il rapido sviluppo di strumenti di
sviluppi in modo sostenibile è essenziale anche la disponibilità di informazioni di qualità
e notevole è il rischio di indicazioni fuorvianti (
). È anche importante che
tra gli altri, il rischio ambientale. Su entrambi questi fronti si sta lavorando, in particolare
Ma lasciatemi fare a questo punto un’osservazione che ritengo fondamentale. In
un’economia di mercato, ancor più di tassonomie e regole prudenziali, quello che conta
: senza cioè incorporare nel prezzo dei combustibili fossili il danno che
essi arrecano al “bene comune”
, ossia, nel gergo dell’economia, le esternalità negative
. La “neutralità climatica” dell’attività umana ? precondizione
Laudato si’
Laudato si’
55; cfr. inoltre
forzandole a considerare l’impatto ambientale del loro modello di produzione. È un fatto che, quando
Per qualche approfondimento rimando intanto ad alcuni miei interventi recenti:
Transizione climatica,
, 3 marzo 2022;
Conversazione su Dante. Passione civile, vita pubblica,
ragionamento economico
, 6 dicembre 2021; 15 ottobre 2020. Nel secondo si tocca, sebbene senza
approfondire, la questione dell’opportunità di sovvenzioni da parte dei paesi avanzati a quelli
Tra le numerose iniziative prese a livello europeo, sul piano della supervisione, rileva la pubblicazione
nel novembre del 2020 da parte della Banca centrale europea di una
Guida sui rischi climatici e
risk management framework
Single Supervisory Mechanism, SSM
); (b) alle informazioni da pubblicare nell’ambito della
disclosure
al pubblico. In linea con l’iniziativa della BCE e di altre autorità di vigilanza nazionali, la Banca d’Italia
ha elaborato un primo insieme di
Laudato si’
“che non possono essere soddisfatti mediante i meccanismi [di mercato]” (
Centesimus annus
ma che possono essere almeno in parte ricondotti a tali meccanismi con misure che ne incorporino
il valore collettivo nei prezzi individuali. Mi permetto di rinviare ancora una volta alle considerazioni
Conversazione su Dante
per contenere gli aumenti delle temperature entro i valori di 1,5-2°C, secondo il solenne
impegno assunto con la sottoscrizione globale dell’Accordo di Parigi
? necessita di
relativo che renda le fonti fossili meno convenienti di quelle alternative, avvantaggiando
seguisse un percorso graduale e
prevedibile, frutto non di fattori esogeni e imprevedibili, bensì di decisioni di politica
economica (tasse, sovvenzioni, regole di mercato) esplicite, ben valutate, credibili e
(non da ultimo) coerenti a livello globale. La gradualità e la prevedibilità del percorso
agevolano la transizione dal lato di chi prende decisioni di investimento e consumo.
) è utile per redistribuire l’onere della transizione e mitigarne l’impatto
. La coerenza globale è importante
di emissioni da una giurisdizione all’altra:
Non sfugge a nessuno che non ci si può realisticamente aspettare se non
un’approssimazione imperfetta del cammino ideale così disegnato: il che deve, non
distoglierci dall’obiettivo, ma farci consapevoli degli ostacoli da superare. In particolare,
durante la presidenza italiana del G20, nel corso della quale molti progressi sono pur
stati fatti
Donde le proposte di un
composto dai paesi più decisi a procedere, di dazi
Come recita l’art. 2 dell’
: “This Agreement […] aims to strengthen the global response to the threat
of climate change […] holding the increase in the global average temperature to well below 2°C above
ks and impacts of climate change”.
Hanno un ruolo anche i meccanismi che attribuiscono un adeguato prezzo di mercato alle emissioni di
gas serra per mezzo dello scambio di permessi limitati, come il Sistema per lo scambio delle quote di
emissione dell’Unione europea (
European Union emissions trading system
), dove si negoziano
i permessi di emissione dei grandi impianti energivori europei. Anche questi prezzi sono cresciuti negli
in maggio, la quotazione delle emissioni era aumentata su base tendenziale del 60 per cento,
carbon tax
e di vari modi
per redistribuirne i proventi si trova in F. Caprioli e G. Caracciolo,
taxation in Italy,
Nel 2021 la Presidenza italiana del G20 mise al centro della propria agenda il tema della sostenibilità
Track
creato per la prima volta un gruppo di lavoro permanente (“
Sustainable Finance Working Group
”) per
Financial Stability Board
con i cambiamenti climatici. L’impegno su questi temi è testimoniato dall’attenzione che è stata
dedicata nei diversi comunicati dei Ministri e dei banchieri centrali, nonché nella
Dichiarazione di
molto a qualsiasi sistema di governo, democratico o meno, di attenersi credibilmente per
a una strategia che presenta in teoria grandi vantaggi nel lungo termine
ma, comportando notevoli rialzi di prezzo, può risultare impopolare nel breve. A maggior
ragione tenendo conto del fatto che lo stesso prezzo ottimale, quello cioè che incorpora
in modo corretto le esternalità legate alle emissioni, così come gli strumenti tecnici per
Questo quadro, già complesso, è stato turbato dal forte e improvviso rialzo del prezzo dei
e politiche che conosciamo. Un rialzo non voluto né previsto, certamente non “ottimale”
nei tempi, nei modi e nei livelli, e tale da colpire pesantemente e all’improvviso famiglie
sul benessere dei cittadini. I servizi energetici sono per tanti aspetti un bene primario;
; e comunque nel breve periodo non è facile adattarsi. Quest’ultimo
Con tutto ciò, sarebbe ben miope chi non riconoscesse che lo shock di prezzo, unito alle
riconversione a fonti alternative. Alzi la mano chi, avendone la possibilità, non ha già
di energia fossile in ambito familiare o di impresa, per esempio installando pannelli solari
oppure ricorrendo ad altre fonti rinnovabili. Quanto si risparmierà, e quanto tempo ci
Negli anni che sono seguiti ai due grandi shock petroliferi, l’Italia è diventata uno dei paesi
energetica del PIL italiano si ridusse quasi del 30 per cento. Dopo lo shock esogeno in Italia
. I prezzi sono stati un segnale fondamentale
del PIL ha continuato a ridursi negli ultimi trent’anni, anche per la crescita dei servizi
a scapito della manifattura; e in questo momento non sappiamo quanto gli aumenti
Faiella I. e L. Lavecchia,
La povertà energetica in Italia
, Politica Economica, n. 1, pp. 27-76, 2015.
Paolo Malanima,
Transizione energetica e crescita in Italia. 1800-2010
che stiamo sperimentando si dimostreranno permanenti. Dunque l’esempio degli anni
shock di oggi. Ma anche le somiglianze non sono da poco; qualitativamente parlando,
Tutto ciò purché si riconosca che, al di là di provvedimenti di emergenza adottati per
smussare “punte” temporanee, è bene che l’intervento pubblico che mira a mitigare
al reddito dei più colpiti e di un aiuto alla transizione; meno la forma di contrasti agli
anche lasciare agire, per quanto ragionevolmente possibile, il segnale rappresentato dei
prezzi relativi. Così in sostanza fu fatto negli anni settanta del secolo scorso. Bisogna pure
della transizione climatica i prezzi dei combustibili fossili dovevano comunque crescere:
e crescere di molto, per quanto varie possano essere le stime sul preciso punto di arrivo.
Questa azione va accompagnata (si è già cominciato a farlo) con ogni possibile agevolazione,
anche di natura regolamentare, per le fonti alternative: questo sia per accelerare la
transizione, sia per renderla abbordabile per tutti. Sarebbe bene, in prospettiva, aiutare le
ridurre gli sprechi energetici e di passare a fonti rinnovabili. Non un ombrello, cioè, per
Le azioni di mitigazione trovano un limite anche nella necessità di preservare gli equilibri
presuppongono una forte diminuzione dell’uso dei combustibili fossili e un forte
da un temporaneo incremento nell’uso del carbone, la più inquinante tra le fonti fossili.
ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che dovrebbe già essere cominciato, è legittimo
optare per il male minore o ricorrere a soluzioni transitorie”
. Qualche economista teme
investimenti eccessivi in questa forma di produzione di energia, che poi condizionerebbero
le scelte future. Dobbiamo certo stare attenti a evitare comportamenti, specie pubblici,
che spingano in questa direzione; ma a me pare tutto sommato uno scenario poco
probabile. Che il carbone sia considerato insostenibile a lungo termine, anche per i suoi
Laudato si’
morte apparente. Le famiglie cominciano a sentirlo. Dobbiamo spingere l’analogia con
La prima distinzione è tra prezzi relativi e prezzi assoluti. La transizione energetica richiede
un aumento dei prezzi
dei combustibili fossili; il livello generale dei prezzi è
Ma in pratica l’aumento del prezzo dei combustibili fossili sta portando verso l’alto il livello
protratta. Bisogna partire dal punto esposto molto chiaramente dal Governatore nelle
specie di tassa “ineludibile” che grava sull’economia dei paesi importatori, tecnicamente
tramite un peggioramento delle ragioni di scambio. “L’azione pubblica – dice il
motivo appena esposto, in un incremento una tantum del livello dei prezzi; tutti, a parità
“vana rincorsa” tra prezzi e salari. Vana, perché l’aumento dei salari, impattando sui costi
delle imprese – anch’essi gravati dall’aumento del costo dell’energia – provocherebbe a
sua volta un nuovo giro di aumenti dei prezzi; e viceversa, in modo simmetrico. Si rischia
inevitabile di uno shock esterno sui prezzi degli input. In Italia questo allora accadde,
perché il Paese non seppe guardarsi dall’illusione monetaria. In altri paesi europei fu
. Dobbiamo
far tesoro dell’esperienza di allora, sia per quello che ci insegna a fare perché allora lo
facemmo bene (lasciare operare il meccanismo dei prezzi relativi), sia per quello che ci
ineludibile”), riducendo gli automatismi; la tutela dei più vulnerabili, come ha ricordato il
Governatore, può e deve assumere forme compatibili con il mantenimento della stabilità
della politica monetaria europea; ma stanno crescendo, e richiedono attenzione.
come primo obiettivo. – Essa si lascia ormai alle spalle i tempi, protratti, in cui il nemico
risposta a livello planetario. Gli strumenti da adoperare per vincerla sono molti e vari.
tesi di natura economica, come si addice al mio mestiere. Altri hanno dato contributi
tecnici, amministrativi, aziendali. Nessuno di noi però credo si illuda che il problema
possa trovare soluzione su un piano puramente tecnocratico. Le leggi naturali, le leggi
in cui si incarna l’ordinamento giuridico, e anche quelle, seppur tanto meno precise,
ai due paesi, i percorsi divergono nettamente dopo lo shock petrolifero del 1973. Secondo i dati della
paesi passò da poco più di un punto percentuale nel triennio 1971-1973 a oltre 12 punti nel periodo
Ho risposto oggi all’invito di un’associazione che si richiama alla dottrina sociale della
Chiesa cattolica. Per quella gran parte dell’umanità che si riconosce in principi religiosi,
condivisi; dei quali a sua volta, nei modi e nelle forme propri di ogni tradizione religiosa,
Il Santo Padre ha fatto sentire la propria autorevole voce con l’enciclica
volte citata.
Mi hanno colpito in essa tra l’altro i richiami all’insegnamento di esponenti
di altre confessioni e religioni, primo fra tutti il patriarca Bartolomeo
. Il sorgere e il
consolidarsi di un’attiva sollecitudine per le sorti della “casa comune” non è limitato
alla religione cristiana; né alle sole religioni abramitiche (l’ebraismo e il cristianesimo tra
l’altro devono pur sempre fare i conti con il mandato biblico di “soggiogare la terra”
e con la necessità di intendere questa espressione in modo diverso da venticinque
o trenta secoli fa, quando non si poteva concepire un “soggiogare” il creato che ne
). Per menzionare un esempio del
ma ne sottolinea più intensamente i legami con gli altri esseri viventi e la natura nel suo
Ognuna con il proprio linguaggio, le religioni pongono l’accento soprattutto su una
persone che la costituiscono. Ma essa non basta. Per far sì che dall’atteggiamento
Della prima non tocca a me parlare. Sulla seconda, noto che qualche volta tra le persone
di religione che proclamano la necessità di un bene sociale, il mercato è visto con una
“Lo stesso cristianesimo, mantenendosi fedele alla sua identità e al tesoro di verità che ha ricevuto da
Gesù Cristo, sempre si ripensa e si
nel dialogo con le nuove situazioni storiche, lasciando
Laudato si’
Laudato si’
“Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli
si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature”
Laudato si’
67). “Oggi la Chiesa non dice
Laudato si’
Per una società globale sostenibile ogni persona è protagonista del cambiamento
Laudato si’
Raccolta degli insegnamenti orali,
. Che resta
. Senza nulla
togliere al valore morale e sociale di comportamenti individuali responsabili, credo che
essere ipostatitizzato né tanto meno “idolatrato”
. Il mercato siamo noi, consumatori,
imprenditori; i suoi valori sono i nostri. Ha leggi da cui mal si prescinde se davvero si vuole
delle regole e degli incentivi stabiliti dallo Stato
. Risponde energicamente al sistema dei
Come l’apertura dei paesi emergenti all’economia di mercato (lo ha ricordato pochi giorni
fa il Governatore, echeggiando in qualche modo, se posso dirlo, la stessa
) ha permesso al genere umano di compiere grandi passi nella direzione di
“sradicare la povertà”
deprediamolo; seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione”
, si possa dare
Laudato si’
Laudato si’
Centesimus annus,
Centesimus annus,
41. Si veda inoltre C
entesimus
34: “Sembra che, tanto a livello delle singole
vale solo per bisogni ‘solvibili’ e per risorse ‘vendibili’. Molti – certo non tutti – dei passi da fare per la
per tali atti, incorporare le esternalità ambientali nei prezzi di mercato consente di sfruttarne il potenziale
passaggio: “
Qui la tesi pare essere: il mercato ha i meccanismi per indirizzare i comportamenti coerenti
con il perseguimento del bene individuale e collettivo. La buona volontà, la moralità, la sobrietà, la
del progetto del benessere collettivo. Su questo un cattolico […] dissentirebbe, perché gli incentivi (che […]
le persone scelgono i comportamenti da adottare. I valori fondanti di una società determinano la forma
della funzione di utilità e quindi a parità di segnali di prezzi e vincoli di risorse generano comportamenti
diversi. Per questo credo i veri cristiani […] insistono così tanto sui valori. In micro economia noi assumiamo
che le preferenze sono un dato pre-economico e da lì partiamo nelle nostre analisi. I cattolici ci dicono
che forse è su questo dato pre-economico che dovremmo lavorare.
elemento costitutivo del progetto. Credente o meno, chi
lavorare su quelle che per l’economista sono preferenze esogene.
“L’esperienza recente ha dimostrato che i Paesi che si sono esclusi hanno conosciuto stagnazione
e regresso, mentre hanno conosciuto lo sviluppo i Paesi che sono riusciti ad entrare nella generale
Centesimus annus
Laudato si’
Laudato si’