
(AGENPARL) – gio 09 giugno 2022 Salario minimo:
tanti proclami e poche idee chiare
In merito alla questione del salario mi
nimo occorre fare chiarezza.
La Confsal sostiene che per assicurare una minima “dignità economica” a lavoratrici e
lavoratori è necessario:
garantire a ogni persona che lavora la copertura della contrattazione collettiva.
certificare, in via prelimina
re, la “qualità” dei Contratti collettivi, istituendo presso il
CNEL una task force dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che rigetti i CCNL non in
regola (c.d. contratti pirata);
innalzare i salari poveri attraverso anche la leva fiscale, abolendo l’irp
ef sui salari
bassi, un’iniqua “tassa sulla povertà”;
favorire l’adeguamento dei salari poveri nei settori produttivi deboli (quelli a basso
valore aggiunto), operando una specifica riduzione strutturale degli oneri fiscali e
contributivi che gravano sul
le imprese.
Per quanto riguarda invece la depressione dei salari, essa chiama in causa la forza e la
capacità contrattuale del sindacato, sui cui è doveroso riflettere.