
(AGENPARL) – mer 08 giugno 2022 Referendum. Nanni (L. Calenda):”Inutile spreco fondi per dannosi bandoni elettorali. Predisposta mozione per eliminarli”
“In molti quartieri della città le bacheche elettorali continuano ad essere vuote, a 4 giorni dalle prossime consultazioni referendarie. La propaganda, come per le precedenti consultazioni elettorali si è indirizzata sempre più sui social network, su internet, sugli organi d’informazione online e in modo dedicato sulle caselle di posta elettronica.” – E’ quanto dichiara in una nota il consigliere della Lista Calenda Dario Nanni.- “E’ una follia – prosegue Nanni – che nel 2022, con tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, si debbano impiantare bandoni di ferro arrugginiti che non utilizza quasi più nessuno. Si bucano marciapiedi già sconnessi, in assenza manutenzioni, per piazzare pericolose plance elettorali riesumate dagli anni ’80. Oggi ci si può tranquillamente orientare all’interno della propaganda elettorale attraverso le emittenti televisive e radiofoniche e all’interno delle varie modalità offerte dal web”.
“Spendere soldi pubblici per installare migliaia di plance con relativa impalcatura in ferro è inaccettabile ed uno sperpero di fondi utilizzabili per altre iniziative più attinenti alle necessità cittadine. L’inutilizzo di queste strutture, collocate in tutto il territorio comunale, potrebbe configurare anche l’ipotesi di danno erariale. “Dulcis in fundo, conclude il consigliere di Azione Dario Nanni – la collocazione di questi orribili quanto inutili bandoni metallici rendono parzialmente inutilizzabili gli stessi camminamenti pedonali, per poi essere rimossi all’incirca dopo un mese. Considerando la specificità di Roma, nella quale ci sono centinaia di quartieri, 5.400 km di strade ed una superficie di oltre 1.300 km quadrati, si comprende immediatamente quale spesa ingente si debba sostenere per installare decine di migliaia di bandoni metallici. Ho predisposto una specifica mozione per impegnare il sindaco – conclude Nanni – a rimuovere dalle attività capitolina questa assurda quanto obsoleta pratica fine a uno sperpero di denaro pubblico che genera solo problemi e disagi per i cittadini”.