
(AGENPARL) – mer 08 giugno 2022 Carlo Verdelli
tolo, tutti gli italiani, che abbiano voglia di essere
vale la pena di sapere, le storie di cui appassionarsi
o anche, in qualche caso, indignarsi, i risvolti più
naca o della scena internazionale.
Il numero della nostra ripartenza ha una carta mi
gliore, più pagine, un’offerta più forte sul digitale,
con un sito rinnovato e una presenza crescente sui
principali social media, grazie a una redazione che
contarvi il mondo è sempre quello di persone e
menti tabù, temi più seri o più leggeri a seconda di
quello che propone l’attualità che viviamo. Quanto
alle nostre rme, che già seguite o che da adesso
zia di impegno a offrirvi il meglio, a cominciare
dalla ne, con l’imperdibile Stanza di Liliana Segre.
Dopo il Covid, condando che sia un “dopo” de
nitivo, e in costanza di una guerra inattesa, c’è
un diffuso e comprensibile disorientamento. Ma
forse è proprio questo il momento di reagire, con
possibile. Il domani dipende anche da noi, dal co
raggio di non arrendersi, dalla voglia di ciascuno
di riprendere in mano il proprio sogno, quale che
sia il sentiero da imboccare per realizzarlo.
sarà su quel sentiero, sognando un sogno: fare il
viaggio con voi.
erché comprare un giornale? Per abitudi
ne, per ducia verso quello che rappre
senta, per curiosità. Si potrebbe aggiun
gere un altro elemento: per il piacere di
essere sorpresi. La promessa di questo
nuovo
sta in fondo tutta qui: diventare per
istante nelle molte declinazioni digitali di questo
grande marchio dell’editoria italiana.
che state per leggere è diverso da ieri. Lo è
anche dalle riviste, degnissime, con cui divide il
banco dell’edicola. Lo è persino dall’idea che ma
preferito del nonno, ricordo che ce n’era sempre
qualche copia in casa. È stato così. Ma adesso?
Nei corridoi che ospitano la redazione, sono ap
pese gigantograe di copertine che hanno fatto la
remotissimi, come il bandito Giuliano del 1949, la
nuova 500 del 1957 o il “viso d’angelo” di Gabriella
Farinon del 1962. Altre raccontano personaggi che
ancora ci parlano, come Papa Wojtyla in vacanza su
un prato, l’addio a Mike Bongiorno, la luna di miele
di Diana con il “faraone” Dodi.
È una grande fortuna avere radici così profonde. È
una fortuna ancora più grande avere la possibili
tà di trovarsi nel punto esatto in cui tanto passato
conuisce in un altro presente. Grazie a un editore,
sia la condizione base per rimontare la china di
un periodo complicatissimo, siamo qui a proporvi
che raccoglie una prestigiosa eredità ma
prova a declinarla in un modo differente, libero
Non c’è una formula per denire il tipo di giornale
a cui abbiamo lavorato in questi mesi. L’ambizione
ai tanti cambiamenti che questo tumultuoso pre
sente suggerisce. Il risultato del nostro osare è un
L’AMBIZIONE È DI OFFRIRVI
CHE NON C’ERA,
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