
(AGENPARL) – ven 03 giugno 2022 Roma, 3 giugno 2022
Dich. Stefania Craxi
Lavorare per la pace e restare uniti come Europa e come Occidente
Sanzioni, calibrarle in base alla controffensiva russa. Devono indebolire Putin non i nostri governi
Più la guerra sarà lunga più sarà complicato trovare una soluzione
‘Il ruolo dell’Italia a cento giorni dallo scoppio del conflitto russo-ucraino non può che essere quello tracciato dal Presidente Mattarella. Dobbiamo lavorare per la pace, insieme alla comunità internazionale, restando uniti come Europa e come Occidente.
È stato giusto sostenere la resistenza ucraina nella difesa del suo territorio, come riconosciuto dalle leggi internazionali. È giusto sul piano del diritto, è giusto moralmente e anche tatticamente e strategicamente. Se non l’avessimo fatto oggi racconteremmo un’altra storia. Naturalmente l’obiettivo deve essere la pace, e quindi i mezzi impiegati devono essere commisurati al raggiungimento di tale obiettivo.
Anche il varo del nuovo pacchetto di sanzioni deciso dall’UE va inquadrato in questa prospettiva. È la risposta possibile di questa Europa. È l’Europa che c’è, non è quella che personalmente vorrei e, soprattutto, non è l’Europa che servirebbe innanzi a queste sfide. Ma in questi mesi, nonostante tutto, si sono registrati passi in avanti e una risposta tutto sommato unitaria.
Sapevamo fin dall’inizio che le sanzioni avrebbero avuto effetti bidirezionali. Bisogna però stare attenti, applicarle senza ambiguità, senza che qualcuno pensi di aggirarle. Ma, altresì, bisogna valutare e calibrare il tutto anche alla luce delle contromosse russe. Dobbiamo fare attenzione che queste non affliggano più i nostri Paesi anziché il governo russo, sarebbe un paradosso e un doppio fallimento, perché la leva economica ha lo scopo di indebolire Putin non i governi e le democrazie europee rispetto alle loro opinioni pubbliche.
Purtroppo, allo stato, non si scorge ancora un ‘End game’, anche se si intravede qualche spiraglio. Ma più si protrarrà la guerra, più si consumeranno tragedie umane e più si esaspereranno le posizioni, rendendo così ancor più difficile individuare soluzioni possibili. Per questo servono fermezza e diplomazia, provando ad evitare quella ‘guerra di logoramento’, quel conflitto ‘di lunga durata’, evocato dal segretario generale della NATO Stoltenberg’.
Così, Stefania Craxi, Senatore di Forza Italia (FI) e Presidente della Commissione Affari esteri.