
(AGENPARL) – lun 30 maggio 2022 «Ogni volta che mi prende un malanno per un attimo penso all’età che avanza. Poi passo oltre. L’espressione “sono diventato vecchio” per me non esiste».
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo non può dimenticare la sua ironia, anche con se stesso, il sarcasmo, il suo essere diretto.
Con Boris Pahor, scomparso a 108 anni, se ne va un grande uomo prima ancora che uno dei più grandi scrittori di lingua slovena. Aveva saputo raccontare gli orrori del novecento, la guerra, la persecuzione delle minoranze, il pericolo dei regimi totalitari, orrori che lui aveva vissuto in prima persona. Lo chiamavano non a caso lo scrittore del secolo. Sono vicino alla famiglia, alla comunità slovena e a tutta la città di Trieste. Il suo insegnamento rimanga un monito per tutti per costruire un futuro di convivenza pacifica e libertà.
Così sui social il Presidente di Italia Viva e Vice presidente della Camera Ettore Rosato