(AGENPARL) – lun 30 maggio 2022 EXILVA: LABRIOLA (FI), PAROLE TAJANI STRUMENTALMENTE TRAVISATE DA PD E M5S
“Gli artefici dei 12 decreti e della vendita degli impianti dell’Ex Ilva hanno un nome e un cognome: Pd e Movimento 5 Stelle. L’ex super ministro del Mise e del Lavoro, Luigi Di Maio, non ha fatto altro che il passacarte di Calenda e in anni e anni al governo Pd e grillini non hanno fatto nulla di ciò che avevano promesso. Ecco perché accusare strumentalmente il Presidente Tajani è davvero riprovevole e dimostra scarsa onestà intellettuale. Forza Italia è da sempre in prima linea nel seguire la crisi industriale dell’Ex Ilva ed è consapevole che se non si affronta il problema lo stabilimento chiuderà per demerito politico o, ancora peggio, continuerà a inghiottire risorse pubbliche per fronteggiare le perdite economiche, senza dare risposte concrete al territorio. Il Pd spieghi perché solo pochi mesi fa non ha voluto inserire nel parere al Pnrr il riferimento al siderurgico, un parere che, inizialmente, era anche stato accolto dal Governo. Spieghi anche perché a tutti i livelli istituzionali non ha mosso un dito per intervenire energicamente sulla crisi, ma ha sempre e solo chiesto di gestire le risorse destinate allo stabilimento. Ci spieghi perché l’ex sindaco Melucci non ha messo in campo tutte le azioni necessarie per la mitilicoltura riassegnando le concessioni e stabilendo i punti di imbarco e sbarco. Sui 5 stelle, invece, è meglio stendere un velo pietoso, perché hanno utilizzato i problemi e le difficoltà dei tarantini solamente a fini elettorali, per poi rimangiarsi tutte le promesse fatte, addirittura affondando il progetto di Rurh a Taranto”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola.
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